Si parla dei conti del Comune che non tornano e della necessità di tagliare alcune spese per pagare costi non previsti dagli “attenti” amministratori di Palazzo dei Priori ed ecco che salta fuori il caso dell’alquanto singolare gestione dell’assessorato alla cultura (Marco De Carolis di Fratelli d’Italia). Si scopre infatti che “girerebbero” per Viterbo alcuni strani incarichi “fuori busta”. Nel senso che verrebbero scelte, per l’allestimento degli spettacoli, società in subappalto senza alcuna evidenza pubblica.
Finiscono sotto i riflettori in questo caso i concerti di fine anno, ma il fenomeno coinvolgerebbe anche altri eventi, ufficialmente organizzati dalla Atcl, società regionali cui aderiscono vari Comuni del Lazio e con cui Palazzo dei Priori è convenzionato, ma in realtà “paraculescamente esternalizzati” a società a quanto pare non estranee all’ambiente di Fratelli d’Italia.
A scoprire l’inghippo il capogruppo del Pd Luisa Ciambella, che ha portato all’attenzione del Consiglio comunale, nell’imbarazzo di De Carolis e Arena, un post su Facebook in cui l’assessore alla cultura il 1° gennaio 2019 ringraziava l’Atcl e la ditta Zeromillecento comunicazione e spettacoli per aver organizzato l’evento. “Perché il Comune, come fa di solito – nota Ciambella – non ha deciso di fare una gara pubblica per organizzare la manifestazione? La Atcl è un soggetto giuridico riconducibile a un’impresa? Non ci risulta iscritta alla Camera di commercio di nessuna provincia, è così? Può svolgere questi servizi? La Atcl può fornire e installare palchi e strutture non avendone i requisiti professionali?”. E ancora: “La Atcl potrebbe avere subappaltato? Se sì, avrebbe potuto subappaltare ad altri soggetti? Può Atcl svolgere il servizio di agenzia comprando e vendendo spettacoli al Comune di Viterbo?”.
E già il punto è proprio questo. A quanto pare, il Comune compra spettacoli dalla Atcl, il che in quanto società convenzionata apparentemente è assolutamente trasparente, il problema è che la Atcl poi subappalta ad altre società, in questo caso la Zeromillecento comunicazione e spettacoli.
Per la Ciambella il Comune così facendo non rispetta le norme prescritte dal codice degli appalti: “Quali sono stati i criteri di selezione adottati da Atcl per individuare i prestatori d’opera? Lei, sindaco, sapeva che Atcl aveva individuato dei prestatori e lo riteneva corretto e rispettoso delle norme vigenti? Lei, sindaco, riconosce questa modalità come un modo per eludere la legge e quindi le gare pubbliche? Come ha fatto Atcl a individuare come operatore la ditta Zeromillecento comunicazione e spettacoli?”.
Davanti a ciò l’assessore alla cultura, Marco De Carolis, ha fatto la bella statuina. Zitto. Impietrito. Arena da parte sua ha assicurato che “controlleremo”.