Ascoltare il sindaco di Bassano in Teverina e coordinatore provinciale di Forza Italia, Alessandro Romoli, è sempre uno spasso. Facciamo ironia, ovvio.
Sentite cosa ha detto ieri, durante la conferenza stampa di Forza Italia, parlando della Provincia: “L’amministrazione Nocchi non ha prodotto nulla. Nei Consigli – riportiamo il virgolettato pubblicato da un noto sito web della Tuscia – arrivano solo debiti fuori bilancio e poco altro, mentre c’è una frenetica attività di riorganizzazione del personale, costata 230 mila euro in più. L’ente non risponde ai bisogni primari dei cittadini, anche per le poche competenze che gli sono rimaste, edilizia scolastica, strade e ambiente”.
Scusate, ma non è lo stesso Romoli che la scorsa primavera tramava con Nocchi per entrare in maggioranza? Non è lo stesso Romoli che con gli attuali “padroni” della Provincia si è alleato, appena quattro mesi fa, per essere riconfermato sindaco di Bassano in Teverina per la terza, sì la terza, volta? Non è lo stesso Romoli che sognava di fare l’assessore con Nocchi presidente?
Certo che sì. E’ proprio lui. E’ sempre lui. Sono domande retoriche quelle che poniamo, tanto per dire che bisogna avere un gran coraggio a presentarsi in conferenza stampa a far finta che nulla sia accaduto. Uno, nessuno e centomila, questo coordinatore provinciale di Forza Italia. Una volta a destra e una volta a sinistra a seconda dell’aria che tira. Un po’ lo capiamo, certo: deve portare la pagnotta a casa, ma arrivare a mistificare la realtà in questo modo è inconcepibile. Inconcepibile soprattutto se si pensa che Romoli, forte dell’età anagrafica, pretende di rappresentare il nuovo che avanza. Ma nuovo di che? Stiamo scherzando?
Insomma, è un giovane vecchio, Alessandro Romoli. Giovane per l’anagrafe, vecchio nell’animo, cioè per il modus operandi che con tanta disinvoltura mette in atto in questa sua peraltro non corta esperienza politica (fa il sindaco ormai da undici anni). Come detto, è uno, nessuno e centomila.
Noi gli diamo un consiglio: si faccia un po’ di cultura, si legga ad esempio tutta l’opera di Pirandello invece di perdere tempo con le strategie della vecchia politica e getti la maschera. La smetta di recitare il ruolo dell’ultimo attore del teatro delle maschere nude.