“Dalla morte del centro storico del capoluogo, ormai ridotto a una sorta di cimitero, al problema del glifosato e dei veleni in agricoltura, che, assieme ai progetti per mega impianti fotovoltaici e altre fonti energetiche, mettono a rischio il nostro ambiente. Dal problema dei rifiuti e della gestione dell’acqua a quello della sanità, che, specialmente dopo la dura accusa del presidente dell’Ordine dei medici, Antonio Maria Lanzetti, va seriamente affrontato”.
Sono i temi da cui ripartire per mettere in piedi un nuovo progetto politico che dia speranza ai cittadini. A lanciarli è Angelo Allegrini, ex segretario della Margherita e del Pd, laddove si fa promotore della nascita di Italia Viva anche in provincia di Viterbo. Negli anni sono cambiati i pariti, le segreterie, ma la non la musica. Non si intercetta più la volontà dei cittadini, dice Allegrini, non si ascolta la gente, tranne ricorrerla al momento della tessera o del voto. Anche il Pd ha tradito – secondo il suo ex segretario – la propria identità originaria, fatta di scambio culturale e apertura a tutte le compagini riformiste e cattoliche. Si è ridotto infatti ad essere un soggetto a immagine e somiglianza dell’ex Pds.
La sinistra in questi anni si è rinchiusa nel palazzo, avviluppata su se stessa e la conseguenza di ciò non si è fatta attendere. Bisogna voltare pagina per arginare la destra sovranista. Bisogna ripartire dai temi che stanno a cuore alla gente: l’ambiente, la tutela dell’acqua pubblica, il welfare, il lavoro, la tutela delle nostre città e della dignità delle persone. Non percorre questa strada significa piombare in un oblio senza ritorno.