Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio, poi le sirene spiegate per salutare i colleghi scomparsi. Questo l’omaggio dei vigili del fuoco di Viterbo ieri mattina ai tre colleghi rimasti uccisi da un’esplosione avvenuta l’altra notte in una cascina a Quargnento, in provincia di Alessandria. Le cronache spesso raccontano di vigili che perdono la vita durante il lavoro, la situazione nel corpo è ormai al limite visto che le promesse della politica sono sempre state disattese. Sulla tragedia di martedì notte è ritornato Antonio Brizzi, segretario generale Conapo: “Infiniti messaggi di cordoglio dal mondo politico per i tre vigili del fuoco deceduti nella tragica esplosione a Quargnento. Peccato però che non si vede mai nessuna azione concreta e nessun rispetto in parlamento, nonostante le nostre innumerevoli richieste”.
“Riconoscerci pari dignità retributiva e previdenziale agli altri corpi – sottolinea Brizzi – è un atto doveroso che tutti i politici promettono ai pompieri e mai mantengono. Tenere i vigili del fuoco sottopagati rispetto agli altri corpi dello Stato è uno schiaffo ai nostri uomini e al servizio che diamo quotidianamente agli italiani ma è anche mancanza di rispetto verso i familiari di coloro che sono morti nell’adempimento del loro dovere perché a trattamenti retributivi e pensionistici inferiori agli altri corpi di sicurezza corrispondono poi minori reversibilità ai familiari e anche questa è una vergogna di Stato. Nella manovra finanziaria il governo ha messo a questo scopo solo 25 milioni di euro, di cui 10 sono addirittura una partita di giro”.
Danilo Martoni, segretario provinciale Conapo Viterbo : “Ai politici chiediamo atti concreti, al cordoglio ci pensiamo noi”. Conclude Antonio Brizzi, che si stringe “attorno alla famiglie dei colleghi deceduti sperando che, a funerali chiusi, i familiari delle vittime e chi è rimasto ferito non siano lasciati soli dallo Stato, noi come sindacato siamo pronti a tutto il supporto possibile. Ora pensiamo al lutto, ma confermiamo la protesta a Montecitorio del 19 novembre, durante la quale ricorderemo anche il sacrificio dei nostri colleghi”.