Uffici in tilt e cittadini sul piede di guerra. L’aria negli uffici di Talete in via Romiti è irrespirabile per le tante persone che in questi giorni stanno prendendo d’assalto gli sportelli. Tutti, bolletta alla mano, a chiedere spiegazioni e rettifiche su importi elevati e in alcuni casi astronomici.
“Una manica di incompetenti”, è il commento a denti stretti di un cliente esasperato dall’attesa e dalla preoccupazione. A generare questa situazione, secondo indiscrezioni, dei meri errori materiali, ma non solo. Sotto la lente di ingrandimento anche l’addebito in bolletta del deposito cauzionale a carico degli utenti privi di domiciliazione bancaria. E’ questo uno dei maggiori motivo di critica, anche perché molti, pur avendola la domiciliazione bancaria, si sono trovati addebitati in bolletta tali costi ugualmente alti. “E’ veramente inconcepibile ricevere fatture di conguaglio – scrive un utente – con conguagli che si riferiscono a vecchie fatture, conteggi che non permettono all’utente di capire cosa deve pagare o perché deve ripagare conguagli già pagati. Ho inviato da più di un anno le letture attraverso il sito, sono state completamente ignorate. Nell’ultima bolletta inoltre riferendosi ad una delibera dell’Arera del 2013, viene calcolata la prima rata per ‘cauzione’, che sarà restituita se si passa a domiciliazione bancaria. Tale norma prevede che Talete dovrebbe aver fatto la Carta dei servizi e rispettarla. La Carta è scritta, ma Talete se ne frega, visto che l’utente non è minimamente messo in condizione di avere un corretto rapporto con la stessa”.