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Home » Politica » Caso Castagnaro, la Asl chiarisce ma non convince

Caso Castagnaro, la Asl chiarisce ma non convince

2 Novembre 2019

E’ scontro tra Asl e sindacati sul caso Castagnaro. A sollevare la questione la Cgil che, una settimana fa, aveva denunciato come il medico continuasse ad operare all’ospedale di Montefiascone nonostante risulti in pensione da alcuni mesi. Dopo il silenzio dei giorni passati sulla questione è arrivata la risposta della Asl, secondo la quale Castagnaro è stato inquadrato, per un periodo limitato di 3 mesi, presso la struttura sanitaria di Montefiascone nel progetto formativo “Microchirurgia e chirurgia della mano: procedure chirurgiche avanzate ed elevata complessità nella rete regionale (mano e arto superiore)”.

“Tale progettualità – dice la Asl – è ricompresa nel Piano formativo aziendale 2019 adottato con delibera 2381 del 28 dicembre 2018, dopo averlo condiviso, nelle sedi preposte, con le organizzazioni sindacali. Tra queste, ovviamente, la Cgil. Il corso, destinato a medici e a infermieri, è stato accreditato da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e prevede una modalità di formazione sul campo che, come la stessa agenzia ricorda, è diversa rispetto a quella effettuata in aula. In qualità di docente esterno, con il compito di formare sul campo gli operatori impegnati nelle procedure chirurgiche, è stato individuato il dottor Antonio Castagnaro”.

Ma la Cigl non è convinta: “All’interno della suddetta delibera non vi è traccia dell’indicazione che tra i docenti esterni ci sia ancheCastagnaro, che all’epoca della delibera era ancora in servizio come direttore Uoc e pertanto non poteva essere individuato come docente esterno, né tanto meno è stato esplicitato il programma formativo del corso stesso, quindi affermare che tale  corso è stato condiviso con la parte sindacale e quindi con la Cgil è per lo meno pretestuoso”.

“Se si tratta di formazione – continua la Cigl- sul campo (Fsc) ci aspettiamo che il suddetto sanitario, forte della sua esperienza, si sia dedicato esclusivamente a formare i nuovi medici dell’ortopedia in interventi complessi e in tecniche innovative. Ci duole rilevare però che dagli atti amministrativi relativi ai suddetti interventi risulta chiaramente che Castagnaro era invece presente in sala operatoria in qualità di secondo operatore chirurgo e non in qualità di formatore, quindi ha partecipato attivamente a tali procedure chirurgiche. Sempre dai suddetti atti risulta che il primo operatore chirurgo fosse un sanitario che vanta oltre ad una ultra decennale esperienza nella chirurgia della mano, anche un incarico di alta specializzazione proprio in microchirurgia della mano da molti anni”.

“Quindi, ricapitolando, il presunto sanitario ‘da formare’ è invece altamente specializzato nella microchirurgia della mano e la sua professionalità e le sue doti chirurgiche sono di altissima qualità. Infine, non ci risulta che tali interventi siano classificabili come alta complessità essendo interventi che da anni rappresentano la routine del day surgery di Montefiascone, pertanto ci rimane oscuro quale possa essere il fondamentale apporto formativo di Castagnaro. Quindi, sempre per chiarezza nei confronti dei cittadini, Castagnaro, in pensione dal 01/08/19 ha operato ad ottobre in qualità di secondo operatore chirurgo presso il  day surgery di Montefiascone, quindi non ci eravamo sbagliati”.

“Non abbiamo avuto risposta – conclude il sindacato – invece alla richiesta in merito alla possibilità che tale attività di docenza sia stata prestata a titolo gratuito o a titolo oneroso. Infatti ai docenti esterni, come da regolamento aziendale, può essere corrisposto un’onorario che raggiunge anche i 100 euro lordi /ora. Siamo certi che sia stata a titolo gratuito perché non vogliamo pensare che a tale sanitario venga corrisposto un onorario per una attività che solo tre mesi prima sarebbe rientrata nel suo ordinario ruolo istituzionale”.

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