Dal 4 luglio non se ne parla più. Di fitofarmaci, diserbanti e altri agenti inquinanti in agricoltura, dopo il Consiglio comunale straordinario a cui parteciparono vari esperti nazionali, sembra si siano tutti dimenticati. E infatti, mentre la scienza mette in guardia dai pericoli che l’utilizzo di queste sostanze comporta per l’ambiente e per l’uomo (l’ultimo appello è stato lanciato venerdì a Montefiascone nel corso di un convegno organizzato dal Comune), la politica a livello provinciale tace. Tutto va avanti come se nulla fosse stato detto e fatto. A parte l’interesse di alcuni singoli sindaci, a Palazzo Gentili sull’intera questione sembra sia stato addirittura messo il silenziatore.
Eppure il Consiglio straordinario del 4 luglio voleva rappresentare un momento di dibattito da cui far scaturire azioni concrete da realizzare a brevissimo giro di posta. Si erano dette d’accordo, maggioranza e opposizioni, nel continuare un percorso comune nell’interesse di tutti. E invece niente. Passano i mesi (forse passeranno gli anni) e nulla si muove. In Comune la commissione su fitofarmaci non ha mai preso il via, né, in Provincia, sono state adottate decisioni per coordinare interventi e controlli a livello centrale. Tutti troppo presi, gli attuali politici, a salvaguardare il tornaconto personale piuttosto che a darsi da fare per salvaguardare gli interessi collettivi.