Il bilancio del Comune di Viterbo è sano o, relativamente alla spesa corrente, in pericolo? Si corre veramente il rischio, oppure no, di incorrere in debiti fuori bilancio come ha paventato il dirigente, che ha bloccato tutte le nuove delibere contenenti ulteriori impegni di spesa?
Secondo il sindaco, ottimista pure quando non ci sarebbe da far altro che piangere (a proposito: secondo voi, recita una parte o ci crede?), non c’è nulla da temere. Il Comune di Viterbo ha soldi per fare una guerra. Inutile dire che non è vero e che nessuno gli dà retta, anche perché, se fosse come dice, sarebbe da internare. A giudicare dal nulla cosmico prodotto in questo anno e mezzo, significherebbe infatti che tutti questi soldi che gli escono dalle tasche non è capace di spenderli.
Una cosa comunque è sicura: entro due giorni, forse già oggi (Halloween incombe e va finanziata la festa), il dirigente del settore, dopo l’allarme lanciato verbalmente la settimana scorsa, dovrebbe comunicare come stanno davvero i conti in virtù di alcune verifiche che sono iniziate ieri mattina e che riguardano principalmente i costi non previsti per pagare le utenze della piscina.
Nell’attesa di conoscere il responso di tale “attività investigativa”, si scopre che è stato il ragionier Bianchini (questo è il suo titolo di studio avendo frequentato l’istituto tecnico commerciale Paolo Savi), meglio conosciuto come oste di via dell’Orologio vecchio, a scendere sul piede di guerra non appena il ragioniere vero, quello del Comune, ha ventilato la possibilità di chiudere il cordone della borsa. Rischiano di saltare infatti tutta una serie di non meglio precisate iniziative dell’assessorato alla cultura, dove lui si sta man mano allargando fino a relegare ai margini l’assessore, che Fratelli d’Italia ha messo in cantiere per la fine dell’anno.
Il problema ora è che più di qualcuno all’interno della maggioranza comincia a mettere seriamente in dubbio la capacità di Bianchini di fare squadra. Ogni volta che si muove succede un cataclisma. Prima ha fatto scoppiare il caso Purchiaroni, salvo versare a frittata fatta lacrime di coccodrillo affermando che non l’aveva fatto apposta; poi ha indotto la minoranza a presentare la denuncia contro Barbieri per falso in atto pubblico; infine, cioè adesso, è andato a spifferare ai giornali che la ragioniera Ivana Rasi avrebbe bloccato le delibere contenenti nuovi impegni di spesa con conseguente incalcolabile danno di immagine per l’amministrazione. Senza considerare tutte le congetture date in pasto alla stampa a inizio anno a proposito dei progetti termali che mandarono al manicomio l’assessore Ubertini e il senatore Fusco e… a casa l’assessora Nunzi.
Insomma, più che chiedersi se il bilancio è sano o meno, la vera domanda che si pongono in maggioranza è: ma Bianchini ci fa o c’è? Esattamente come Arena, recita una parte o gli viene tutto spontaneo? In attesa di scoprirlo nei prossimi mesi, per ora accontentiamoci di aspettare che dice il ragioniere capo riguardo ai soldi a cui Bianchini non vuole rinunciare per il bene di Viterbo, dei turisti e della sua osteria che i turisti accoglie a braccia aperte.