Una svolta “rosa” quella andata in scena, martedì, nella sala conferenze della Provincia, dove si è tenuta la prima Conferenza delle donne della Tuscia. “Ci siamo riunite per conoscerci e contribuire alla rinascita del Partito democratico”, è stato l’incipit della responsabile dell’organizzazione, Cecilia D’Elia. Ed è stato proprio questo l’intento: riunirsi per gettare sul tavolo idee tutte al femminile miranti all’uguaglianza e alla condivisione di un percorso comune. A fare capolino, nella sala gremita, anche tante non iscritte al Pd, che hanno voluto sostenere l’operato della dem Luisa Ciambella, indicata poi come espressione del territorio per la Consulta nazionale. Una novità positiva, soprattutto in politica dove lo spazio riservato alle donne è poco.
Nella sua nota d’apertura la D’Elia si è soffermata sull’importanza di alcune tematiche, come il disagio sociale, e sul ruolo delle donne nelle battaglie per affrontarle. Poi ha preso la parola Luisa Ciambella, che ha sottolineato come le donne debbano essere un tutt’uno contro la discriminazione e proprio da qui la necessita di scendere in campo impegnandosi. Durante il suo intervento, ha rimarcato l’importanza per le donne di avere un’onestà intellettuale che permetta alla meritocrazia di emergere, evitando così i sotterfugi. La meritocrazia, l’uguaglianza e le pari opportunità sono stati i temi chiave del sui intervento, dove ha portato come esempio di donne libere e forti le ragazze dell’Orchestra femminile afghana Zorha, costrette a scappare dal proprio Paese perché perseguitate dalla legge che non gli permette di esprimere la loro arte. “Ho chiesto al sindaco Arena di ospitarle per un concerto di solidarietà – ha rimarcato – poiché sono un esempio per tutte le donne che combattono per la propria indipendenza tutti i giorni”.
Sul palco si sono avvicendate molte rappresentanti di realtà di successo, donne impegnate nel sociale e nel management. Ha preso la parola Elisabetta Ferrari, che ha parlato dei cambiamenti climatici e del loro impatto sulla vita di tutti. Quindi, Cinzia Nasuti, esperta di multiculturalità, ha messo a disposizione la sua grande esperienza per creare progetti di sviluppo sociale per e con le donne.
I lavori si sono protratti tutto il pomeriggio fino alle 19 quando sono state aperte le urne. Dalle elezioni ne esce una lista unitaria sintomo della condivisione raggiunta durante la discussione. A vincere questa volta è stata l’innovazione e la volontà di avere un ruolo chiave. Una scossa per un partito che tutti dipingono ormai con un piede nella fossa, ma che con iniziative come questa può invece dare prova di forza e vitalità.
Al congresso regionale andranno in 22 e dalla maggioranza delle presenti è stato chiesto appunto che Luisa Ciambella sia la rappresentante viterbese nella Consulta nazionale. L’ufficialità ci sarà alla Convenzione regionale nelle prossime settimane.