Dopo l’assonnato Consiglio comunale di giovedì, il dibattito sul centro storico martedì 22 ottobre si sposta in commissione. Nella speranza che almeno questa volta i consiglieri e gli assessori siano più attenti e svegli. Tanta la carne al fuoco, con il sindaco, Giovanni Arena, intenzionato a spingere per un documento condiviso da maggioranza e opposizione, attraverso il quale fissare gli obiettivi da raggiungere prevedendo opportune coperture finanziare nel prossimo bilancio. Si dovrebbero istituire anche dei tavoli tematici a cui far partecipare residenti e associazioni di categoria. Staremo a vedere se sarà così.
Tante le idee da vagliare, come quella del capogruppo del Pd, Luisa Ciambella, che propone di agire sugli affitti, calmierandoli, in modo da indurre le giovani coppie ad andare abitare in centro piuttosto che nei nuovi quartieri della periferia della città.
Un piano, quello sul centro storico, atteso da anni, ma mai arrivato. Le buone intenzione hanno sempre lasciato spazio ai contrasti politici facendo naufragare tutto. Ad affrontare il problema ci provò Giulio Marini, ma le sue mosse non furono azzeccate. Anche Michelini cercò all’inizio di produrre qualche progetto, ma tutto si bloccò a causa dei cannoneggiamenti politici partiti anche dall’interno della sua maggioranza. Per Arena, fino al polverone mosso con l’ordinanza anti degrado e quella sulla movida, con le successive polemiche piovute da tutte le parti, il centro storico quasi non esisteva. In un anno non è stato fatto nulla, salvo che peggiorare le cose.
Nel frattempo continua a suscitare polemica l’ordinanza contro il bivacco firmata da Arena: “Tutti a scagliarsi contro il sindaco – commenta ironicamente Massimo Erbetti – io invece voglio ringraziarlo perché senza il suo coniglio (l’ordinanza anti bivacco) tirato fuori dal cilindro al momento opportuno, non si sarebbe parlato di centro storico… E il Consiglio straordinario sarebbe passato inosservato, tanto è vero che un consigliere di maggioranza ha dovuto richiamare all’ordine la propria giunta che durante la discussione vagava per Palazzo dei Priori intenta a farsi i fatti propri”.
“In molti – continua – dicono che l’ordinanza è dannosa, io ritengo invece che sia ridicola, non per i contenuti, ma perché in questa città le ordinanze si fanno e poi non si rispettano. Vogliamo parlare di quella emessa ogni anno prima dell’estate per evitare gli sprechi di acqua? Il primo a non rispettarla è proprio il Comune che continua ad innaffiare le aiuole e le rotonde. Oppure vogliamo parlare di quella per la tutela delle stesse fontane emessa a ridosso di Santa Rosa? Vorrei rammentare al signor sindaco che sto ancora attendendo le sanzioni contro chi lo scorso anno ballò su quelle fontane… Per non parlare poi della mozione contro i fuochi d’artificio votata all’unanimità dal Consiglio e caduta nel dimenticatoio… O del parcheggio selvaggio nelle piazze nelle ore notturne…”.
Erbetti parla anche di quella volta che Arena, per festeggiare la sua elezione, si fece la doccia con lo spumante: “Certo signor sindaco, quella era un’occasione speciale, ma ogni cittadino potrebbe avere la sua occasione speciale per infrangere le regole, cosa facciamo allora? Ad ognuno che infrangerà le regole chiederemo se la sua era un’occasione speciale e in base alla risposta decideremo se multarlo o meno?”.