Pugno duro del Comune contro chi bivacca all’interno delle mura. Previste multe fino a 500 euro. Rischia anche chi, semplicemente, vuole gustarsi un panino o una birra seduto su scalini o muretti nel centro storico. Tolleranza zero. Alla base della decisione il mantenimento del decoro urbano. Ma Arena & Co. come al solito si fanno prendere la mano tanto da trasformare una, in teoria, condivisibile misura per il contenimento del malcostume in potenziale falce mietitrice di tutti i comportamenti che molti cittadini o turisti abitualmente mettono in atto. Una falce peraltro lasciata al libero arbitrio dei vigili urbani.
Dunque, attenti: a Viterbo è vietato “apparecchiare” e mangiare o bere in pubblico. Ma non solo: il bello è che l’ordinanza prevede anche sanzioni per chi si siede in posti diventati vere e proprie icone della città, come piazza della Morte, scalinate del duomo, piazza del Gesù, via Marconi, tutti punti di ritrovo di ragazzi e non solo. Per il Comune non ci sono vie di mezzo: i cittadini sono obbligati a posare le proprie chiappe solo ed esclusivamente sulle panchine. Peccato che non ce ne siano, ma forse a Palazzo dei Priori non se ne sono accorti.
” E’ posto il divieto – recita il l’ordinanza – di sedersi, sdraiarsi o dormire sul suolo pubblico o a uso pubblico; sulla soglia, sulla pavimentazione, sui muretti, sui gradini posti all’esterno degli edifici pubblici e privati, scolastici e universitari, dei monumenti e dei luoghi di culto; sugli spazi verdi, sugli arredi urbani”.
Una repressione a tutti gli effetti che colpirà indiscriminatamente cittadini e turisti. Il comune obbligherà, inoltre, i vari esercenti del centro storico ad esporre nelle proprie vetrine il nuovo “regolamento” sul comportamento che tutti dovranno rispettare. Insomma, se non si tratta della Corea del Nord poco ci manca. Le prime proteste su questa scelta sono arrivate sul Web: “Aridatece Michilini”, tuona qualcuno. E altri: “Ma sono gli stessi che per festeggiare la vittoria (elettorale) hanno fatto il bagno nella fontana (hanno… non era solo uno) e allora nessuno di loro si è indignato”. Quando si dice la coerenza…