Non cessa di generare polemiche l’azione dell’amministrazione Giuliani sui parcheggi vicino alla stazione di Orte. Sul piede di guerra i pendolari non residenti che di punto in bianco si sono visti aumentare le tariffe da 24 a 37 euro mensili, ricevendo in cambio, per di più, un servizio inefficiente e scadente. Sotto accusa anche il metodo di pagamento, definito come hi-tech e all’avanguardia.
“Il pagamento della tariffa giornaliera dal parchimetro -sottolineano i pendolai in una nota- che richiede l’inserimento della targa (con un incremento dei tempi rispetto a prima), comporta la stampa di un ticket cartaceo. Sul sito della Coop Fraternitas viene esplicitato che ‘non sarà più necessario esporre il titolo di pagamento della sosta mentre nella sezione ‘Gestione Parcheggi -> Whoosh’ viene esplicitato che se viene utilizzata l’app occorre esporre un talloncino ben visibile per il controllore. Dunque perché in un caso si ed in un caso no? Per timore di vedersi elevare una multa siamo per ora costretti a tornare in macchina a riporre il ticket”. Per uno dei nuovissimi parchimetri, provando a pagare con carta di credito per un ticket giornaliero, il sistema pone l’utente in attesa per circa un minuto per poi stampare a video ‘Operazione annullata’ e poi ‘Fuori Servizio’. Come succedeva in passato, occorre andare a cercare un altro parchimetro funzionante o a portarsi nuovamente i soldi in monete. A quel punto di solito l’utente ha perso il treno. Per quanto riguarda gli abbonamenti settimanali e mensili, secondo le informazioni fornite dalla Cooperativa Fraternitas sono erogabili sia dal loro sito web (i mensili solo 5 giorni prima della fine del mese) che dai parchimetri in loco ma, solo ed esclusivamente per il primo abbonamento, l’utente dovrà recarsi preventivamente allo sportello, oppure chiamare un numero verde per il censimento e caricamento dei dati identificativi”.
Ma non finisce qui, infatti, secondo i pendolari i disagi sono ovunque: ”Il caso di un utente che una volta caricati i dati identificativi via telefonica, al momento di acquistare l’abbonamento settimanale dal parchimetro non ha avuto modo di inserire la propria targa, né prima né dopo aver introdotto i soldi. Quale sarebbe dunque la procedura per associare i propri dati identificativi all’abbonamento emesso? Va inoltre sottolineato che la maggior parte delle persone che viaggiano e che usufruiscono del parcheggio della stazione partono dalla mattina all’alba fino alle ore 8 e arrivano la sera dopo le ore 17. Lo Smart Mobility, che fornisce assistenza telefonica, fornisce il proprio servizio tra le 8:30 e le 11:00 (4 giorni) e tra le 15:30 e le 17:30 (solo il giovedì). Provando ad acquistare un abbonamento settimanale online (i mensili non sono al momento acquistabili), dopo aver inserito la targa e premuto ‘Add to Bag’ (che evidentemente dovrebbe significare aggiungi Auto) è permesso inserire un numero illimitato di altre targhe a piacere, quando sull’informativa della Coop Fraternitas viene specificato ‘Chi fosse interessato ad acquistare un abbonamento valido su 2 numeri di targa deve rivolgersi direttamente allo sportello Smart Mobility’. Allora se è possibile aggiungere due targhe anche dal sito, contrariamente all’informativa che è quindi errata, è errato anche il modo con cui viene conteggiata la somma finale, in quanto a fronte dell’inserimento di due targhe viene proposto un pagamento pari a 20 euro invece di 10 euro disattendendo quanto presente sull’informativa: ‘un abbonamento valido su 2 numeri di targa’.
”Procedendo con il pagamento-continuano i pendolari- a fronte dell’inserimento di una targa completamente, ‘es. PIPPO22’, il sistema non fornisce alcun controllo formale rischiando di far pagare per un abbonamento non valido e con il rischio quasi certo di essere soggetti a multa. Va fatto presente che prima dell’introduzione dei nuovi pagamenti, per ogni abbonamento mensile ogni utente aveva la possibilità di inserire fino ad un massimo di 3 targhe mentre adesso, solo rivolgendosi allo Smart Mobility (quindi facendo a meno di tutti i nuovi servizi), se ne possono aggiungere massimo 2. Questa non sembra affatto una miglioria ma decisamente un peggioramento”.
”Infine – concludono i pendolari – il pagamento con App Whoosh! con la quale è possibile anche prolungare il periodo della sosta in caso di necessità. L’utilizzo dell’app, come evidenziato direttamente all’interno dell’applicazione, prevede un costo di servizio a carico dell’utente pari al 10% dell’importo della transazione. Inoltre, per poter usufruire dell’app gli utenti dovrebbero esporre un talloncino ben visibile per il controllore, ma come potrebbe avere quel talloncino un qualsiasi utente che parcheggia solo una volta una tantum?”.