Aria di tempesta in Provincia. A mettere in pericolo la già traballante poltrona di Pietro Nocchi, dopo i casi delle assunzioni “sospette” in Talete e i tanti svarioni messi a segno da qualche tempo a questa parte, ci si mette sempre di più il Centrodestra unito. La minoranza (ancora per poco), che fino a qualche mese fa era ben disposta a intavolare con il sindaco di Capranica trattative sotterranee per creare una machiavellica maggioranza tra destra e pezzi della sinistra, sfumata questa possibilità, adotta il pugno di ferro, forte della superiorità numerica che acquisirà con le prossime elezioni.
Il centrodestra chiede a gran voce a Nocchi, che nell’ultimo periodo è sembrato sempre più elusivo e smemorato, di fornire delucidazioni in Consiglio provinciale ponendo all’ordine del giorno alcuni temi caldi che stanno agitando le acque di Palazzo Gentili. Su tutti spicca la richiesta di chiarimenti sulle sospette assunzione effettuate in Talete (Nocchi è presidente dell’Ato). Trattasi di quelle sei unità di personale, di cui molto si è letto in questi giorni, targate politicamente. Ma non solo: il gruppo chiede spiegazioni anche sulla gestione del personale dipendente dell’ente, viste le voci su strani favoritismi verso alcuni.
All’attenzione di Nocchi anche la vicenda fitofarmaci. Sono infatti ancora al palo le audizioni delle associazioni di categoria e dei sindaci per elaborare delle linee guida comuni da applicare in tutto il territorio. Altro punto da vagliare sono infine le statistiche inerenti i flussi di indifferenziata che confluiscono da Roma e che stanno intasando i nostri impianti di trattamento rifiuti.