Fiato alle trombe: Viterbo anche quest’anno avrà il suo Natale. Sarà affidato alla società Fantaworld, l’unica, contrariamente alle indiscrezioni della vigilia, ad aver risposto all’avviso del Comune. Fuori “volontariamente” Fondazione Caffeina, tanto con i paletti previsti nel bando sarebbe stata fatta fuori da altri, e altrettanto “volontariamente” ha deciso di non partecipare alla “contesa” il Gruppo Carramusa. La manifestazione non si chiamerà più Christmas Village, ma Viterbo città del Natale. Quando si dice la creatività.
Per sapere di che Natale si tratterà non resta che attendere. Una cosa sembra certa: gli allestimenti, rispetto al passato, saranno estesi anche in piazza Verdi, via Saffi e piazza San Faustino. Così ha voluto il Comune e in teoria non si tratta di una novità di poco conto, resta da stabilire se si rivelerà negativa o positiva. Il rischio che le cose non vadano come gli “strateghi” dell’amministrazione Arena immaginano c’è ed è anche piuttosto alto. Infatti – forse nella foga di accontentare tutti non se ne sono neanche resi conto – la dislocazione delle attrazioni potrebbe snaturare l’idea originale che fu quella di concentrare tutto o quasi a San Pellegrino, non per fare un favore solo ai commercianti della zona – immaginiamo – ma per connotare la manifestazione. Per caratterizzarla, per dargli un’anima, per far in modo che festa e paesaggio architettonico fossero un tutt’uno. Il che vuol dire che il Christmas viveva in funzione del quartiere medievale e che questi, dal canto suo, riacquistasse valore turistico in funzione del Christmas. Non è un ragionamento difficile, ma ci rendiamo conto che non sempre la gente è abituata a ragionare.
Altra novità: il costo del biglietto sarà di 10 euro al massimo. Anche questo imposto dal Comune, che in questo modo, tramite una manovra di stampo vagamente “socialista” (in senso lato), va a condizionare l’iniziativa privata. Forse in ciò hanno giocato un ruolo gli invidiosi di cui è piena la città e che vedono come fumo agli occhi il fatto che qualcuno possa guadagnare mentre loro stanno a guardare. Una curiosità: ci sarà un mercatino in stile nordico con non più di 15 casette (chissà perché non più di 15), dove potranno essere venduti articoli a tema o prodotti enogastronomici regionali o tipici. Auguri a tutti.