L’amministrazione comunale di Civita Castellana, con una determina che l’opposizione non esita a definire anomala, ha affidato la gestione della biblioteca ad una cooperativa viterbese, senza bando, senza richiesta di ulteriori preventivi e per una spesa di 9400 euro per 3 mesi. “Con un blitz e una velocità più unica che rara – dicono Simone Brunelli e Vanessa Losurdo – il 19 settembre il funzionario responsabile d’area ha trasformato un preventivo pervenuto nella stessa data dalla cooperativa ‘Lavoro e solidarietà’ in una determina, senza che ci fosse un atto della giunta che giustificasse una tale scelta”.
I due consiglieri comunali del Pd ritengono sbagliato “esternalizzare il servizio, anche solo temporaneamente. Si tratta di una scelta ingiustificata, vista la presenza di dipendenti comunali e volontari del servizio civile che avrebbero garantito, come fanno da mesi, la regolare apertura della biblioteca in attesa di un bando pubblico. Inoltre l’esternalizzazione è un insulto a chi, con passione e determinazione, ha fatto la storia della nostra biblioteca comunale, in particolare Alfredo Romano, che da un cumulo di libri l’ha trasformata in una biblioteca pluripremiata a livello nazionale”.
Sotto accusa l’assessore Alberto Cataldi, che “in Consiglio comunale dovrà dare spiegazioni rispetto a una scelta per nulla trasparente, che sembrerebbe avere il sapore stantio di una politica d’altri tempi. Abbiamo già presentato per questo motivo una mozione, chiedendo l’intervento del sindaco Franco Caprioli e il sostegno di tutti quei consiglieri comunali onesti, oltre i colori politici, per annullare la determina e ristabilire da subito il principio inderogabile della trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche”.