Dipendenti comunali sul piede di guerra. Certificata ieri mattina dall’assemblea indetta da tutte le sigle sindacali, a cui hanno preso parte più di un quarto dei lavoratori, la situazione critica in cui versano i rapporti dentro l’ente tanto che il Comune di Viterbo dopo l’incontro appare come una polveriera pronta ad esplodere. Al centro del contendere i premi di produttività: devono infatti ancora essere erogati quelli del 2018. Il termine per pagarli era giugno, ma nulla è mai arrivato nei conti correnti degli impiegati. Inoltre, ad inasprire la tensione anche il fatto che entro il 31/12 deve essere riprogrammata la progressione economica, ovvero gli scatti di anzianità, ma allo stato attuale a questo scopo non è stato destinato nemmeno un centesimo.
Sul banco degli imputati i dirigenti, che alcuni rappresentati sindacali hanno indicato come “mine vaganti” vista la loro inadempienza. Sembrerebbe che alcuni, insoddisfatti della valutazione ricevuta, stiano mettendo i bastoni tra le ruote a tutto, bloccando la macchina e di conseguenza anche le valutazioni dei dipendenti, lasciati così a bocca asciutta.
A partecipare alla riunione di ieri mattina oltre 100 dipendenti di tutti i settori, tanto che alcuni uffici, come l’anagrafe e il protocollo generale, sono stati costretti a chiudere i battenti dalle 10 a mezzogiorno. I toni sono rimasti sempre pacati, anche se la rabbia che aleggiava nell’aria era molta. A fare capolino all’assemblea Giovanni Arena e la segretaria generale, Annalisa Puopolo. Che, incalzati dalle domande, hanno cercato di rassicurare tutti affermando che “la situazione è sotto controllo e presto tutto verrà risolto”. Ma queste rassicurazioni non hanno convinto i molti presenti, tant’è vero che già martedì prossimo è stata indetta un’altra assemblea sindacale e più passa il tempo e più i toni si scaldano.