Acqua non potabile e divieto di utilizzo per uso alimentare a causa della presenza di fluoruri. Così detta l’ordinanza emessa dal sindaco Giovanni Arena che vieta ai cittadini serviti dall’acquedotto di Pratoleva di utilizzare l’acqua per bere e cucinare. La decisione è stata presa su indicazione dell’Arpa, perché dai campionamenti effettuatati i fluoruri sono decisamente sopra i parametri soglia. A chiudere i rubinetti saranno i cittadini della parte Nord del Comune di Viterbo, quindi: Fastello, Grotte Santo Stefano, la zona della Teverina, Roccalvecce e Sant’Angelo fino a Vallebona. Oltre 5000 le utenze interessate.
“A seguito della nota di Arpa Lazio Sezione di Viterbo – si legge nell’ordinanza – relativa alle analisi chimiche eseguite su campioni di acqua destinata al consumo umano dalla quale è risultata la non conformità del valore del parametro ‘fluoruri’ nei seguenti punti di prelievo: F. P. Sant’Angelo di Roccalvecce, F. P. Vallebona, F. P. Strada Teverina – e considerato il persistere della non conformità del parametro ‘fluoruri’, ha invitato il sindaco del Comune di Viterbo a voler adottare provvedimento cautelativo contingibile e urgente (ordinanza) e relativo avviso alla popolazione relativamente alla non potabilità dell’acqua erogata dalla rete idrica pubblica distributrice ‘Pratoleva’”.
Un disservizio che si va ad aggiungere ai tanti di una linea che fa acqua da tutte le parti caratterizzata da continui cali di pressione, acqua al contagocce, culminato nell’estate del 2018 quando gli abitanti sono rimasti a secco per più di due settimane.