Una stagione teatrale che abbraccerà un periodo che va da novembre 2019 ad aprile 2020, con 9 titoli di prosa in abbonamento, 4 di danza e 5 spettacoli per le famiglie, a formare un progetto che farà anche quest’anno del Teatro dell’Unione un polo culturale per l’intera provincia.
«Quello dell’Unione è uno dei teatri più belli d’Italia, e non solo. Anche quest’anno il cartellone propone nomi eccellenti del mondo teatrale e dello spettacolo, alcuni sul palcoscenico dell’Unione per la prima volta. Per altri, un ritorno dopo qualche mese, o qualche anno» spiega Giovanni Maria Arena, sindaco di Viterbo .
«Presentiamo una stagione teatrale con titoli e protagonisti in tournée nei più grandi teatri italiani a dimostrazione dell’alta qualità della proposta artistica, con prezzi contenuti facilmente accessibili al pubblico. Inoltre con grande soddisfazione ospitiamo in 2 serate lo spettacolo I giganti della montagna con la regia di Gabriele Lavia. Lo spettacolo ha ottenuto un grandissimo successo e siamo contenti che apra la stagione del Teatro dell’Unione» spiega ATCL.
Un tabellone ricco quello della stagione 2019-2020: In sinergia con la Fondazione Teatro della Toscana, il Teatro dell’Unione ospiterà I GIGANTI DELLA MONTAGNA di Luigi Pirandello, regia di Gabriele Lavia, il testo forse più poetico e visionario dell’autore agrigentino purtroppo rimasto incompiuto.
FRONTE DEL PORTO è uno spettacolo firmato da Alessandro Gassmann, con l’adattamento teatrale firmato da Enrico Ianniello, protagonista Daniele Russo, ambientato nella Napoli di quasi 40 anni fa.
DITEGLI SEMPRE DI SÌ è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Sarà Gianfelice Imparato ad interpretare il ruolo del protagonista Michele Murri; Carolina Rosi sarà sua sorella Teresa; a dirigere la compagnia sarà Roberto Andò, regista abituato a muoversi tra cinema e teatro, qui alla sua prima esperienza eduardiana.
Brecht scrisse MADRE COURAGE E I SUOI FIGLI quando era già in esilio nel 1938 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Un’opera di contraddizioni e antinomie, a partire dalla principale: Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro. Protagonista una fantastica Maria Paiato con la drammaturgia musicale e regia Paolo Coletta.
Il pluripremiato spettacolo teatrale francese “Le Repas des fauves”, coronato ai Molières 2011 come migliore spettacolo privato, migliore adattamento e messa in scena arriva anche in Italia. LA CENA DELLE BELVE è ambientato nell’Italia del 1943 durante l’occupazione tedesca nella versione italiana di Vincenzo Cerami e portato in scena da un cast d’eccezione: Marianella Bargilli, Alessandro D’Ambrosi, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo.
Cinque attori di grande livello, Gigio Alberti, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe, si calano in una partita che probabilmente lascerà i loro personaggi tutti sconfitti, a dimostrazione di come alcuni valori fondamentali delle relazioni umane – amicizia, lealtà e consapevolezza di sé – stiano dolorosamente tramontando dal nostro orizzonte: REGALO DI NATALE di Pupi Avati, adattamento teatrale di Sergio Pierattini, regia Marcello Cotugno.
Giovane compagnia indipendente che nel giro di pochi anni ha conquistato un suo spazio nei più importanti teatri nazionali, Carrozzeria Orfeo presenta COUS COUS KLAN, drammaturgia Gabriele De Luca, regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi, spettacolo su una deriva distopica del nostro presente.
Pluripremiata dalla Critica Italiana, Lucia Calamaro firma testo e regia di SI NOTA ALL’IMBRUNIRE (Solitudine da paese spopolato) un’importante riflessione sui rapporti familiari e sull’elaborazione di un lutto, trovando in Silvio Orlando la sensibilità, l’accuratezza, la profondità che soltanto un grande attore può apportare ad un personaggio.
MINCHIA SIGNOR TENENTE è uno spettacolo che nasce nel 2008, scritto da Antonio Grosso a soli 23 anni, replicato per 370 volte ed visto da circa 70 mila spettatori, parla di mafia ma in maniera totalmente comica e originale.