Le elezioni politiche del 2018 hanno cambiato tutto. E il centrodestra, compreso quello viterbese, continua a ballare. Forza Italia è ai minimi termini, sempre più isolata. Spirano, anche se ancora vengono tenuti a bada, venti di guerra anche al Comune di Viterbo.
Veleni e rancori dunque nella vecchia e tutta da ristrutturare casa del centrodestra aumentano, anche perché Lega e FdI non hanno nessuna intenzione di riorganizzare la coalizione, mentre Cambiamo di Giovanni Toti sta tramando vendetta nei confronti degli ex amici di Forza Italia. La quale, da parte sua, appare sempre più immobile.
“La nostra è stata una scelta indispensabile, purtroppo l’appello di cambiamento è caduto nel vuoto – precisano i totiani – non c’era più il tempo di aspettare risposte da chi non si pone da tempo domande. La prima certezza è il nostro posizionamento, con Salvini e Meloni, uniti per dare risposte al mondo produttivo che non ha più fiducia nella politica”. Una linea ferma, confermata dall’onorevole Ciacciarelli: “La politica è cambiata, perché non è riuscita a dare le risposte alla gente. Tanti amministratori e parlamentari si stanno avvicinando, insieme saremo l’ossatura del centrodestra”. A livello locale torna a parlare Pietro Lazzaroni: “Una nuova visione di politica, saldamene ancorata al centrodestra, sarà presto presentata, a fine ottobre, anche a Viterbo, con una conferenza stampa e un incontro pubblico che vedrà protagonisti i nostri vertici regionali, lieti di arrivare nel territorio per avviare il percorso che porterà ai congressi, segno distintivo di un movimento che nasce con l’esigenza della partecipazione e del coinvolgimento”.
Insomma, si dissotterrano le asce nel centrodestra viterbese prima dell’ultimo canto del cigno di una forza politica che ha governato il territorio per oltre un ventennio.