Uno spettacolo con tanti colleghi ed amici per raccontare come si compone T.R.E.N.T.A., il nuovo cd di Simone Gamberi: “Pensavate che fosse la mia età vero? Ma io vi ho mai chiesto la vostra? – scherza il cantautore, ammettendo comunque un fondo di verità – e invece no, non solo, è un acronimo che racconta la vita di ciascuno, fatta di sentimenti: il Tempo che passa per tutti, la Rabbia di chi parte male al mattino, l’Empatia ormai perduta per colpa dei cellulari, la Natura, da difendere, sperando che finalmente si sia capito, la Tristezza, strada senza uscita, e infine l’Amore, importantissimo, non solo tra persone ma in tutte le sue tante forme, per un animale, un amico, un familiare, perché l’amore salva tutto”.
Parole iconograficamente mostrate da cartelli stradali, svelati con grazia dalla giovane ballerina Melissa, presenza leggiadra sul palco, in corrispondenza di strani stand by, recitati ad arte da Simone e da chiunque fosse in quel momento in scena. Un viaggio tra le parole che sono diventate il teatro concerto della prima parte di spettacolo, avviato dalla giovane band Studio Illegale e proseguito con l’ironia a base di definizioni di Luigi Riccardo e Luisa, fautori di un concetto di arte come esperienza di libertà. Ancora musica con Farnese, Mammo Rappo e Noemi Fiorucci, con cui Simone ha eseguito una versione poetica di “Città paese”, seguita da “Viola”; tra i musicisti “fratelli”, immancabile, Vincenzo Icastico, con l’anteprima, dirompente, della sua “Cristo”. Infine i “Dilettori” e le loro poesie in dialetto castiglionese, con protagonista una delle professoresse di Simone.