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Home » Politica » Mentre non pagava gli stipendi, Talete assumeva sei persone. E’ accaduto due mesi fa. fuori i nomi dei fortunati

Mentre non pagava gli stipendi, Talete assumeva sei persone. E’ accaduto due mesi fa. fuori i nomi dei fortunati

1 Ottobre 2019

E’ stranamente caduto il silenzio di quasi tutti gli organi di informazione locale sulla disastrosa condizione di Talete, che, per essere salvata – assicura il presidente Andrea Bossola – va ricapitalizzata o ceduta in parte ai privati. Non ne parla neanche il sito web più bello e documentato del sistemo solare, che però dice di essere sempre molto attento alla realtà che lo circonda. Strano, vero? Ci sarà un motivo…

Noi vogliamo invece continuare a sviscerare l’argomento, che, per quello che ci riguarda, è molto interessante dato che va ad incidere direttamente sulle tasche dei cittadini. Oggi ci chiediamo, e chiediamo, come sia stato possibile – con tutti questi debiti che come dice Bossola mettono a repentaglio la sopravvivenza della società – assumere 6 persone tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Come la spiega, il presidente, questa decisione, arrivata mentre si procedeva a bloccare gli stipendi dei 160 dipendenti in organico per mancanza di liquidità?

Ricordiamo poi che la selezione di queste sei unità di personale, invece che avvenire secondo un meccanismo di massima trasparenza dal momento che parliamo di una società pubblica – sebbene regolata dal diritto privato – ha mostrato tutta una serie di stranezze che non possono essere sottaciute. Solo pochi fortunati – sembra di capire – si accorsero dell’esistenza di un avviso sul sito attraverso il quale si cercava una società interinale a cui affidare la selezione per questi sei posti, mentre, per quanto riguarda la stessa società interinale, sul suo sito comparse un avviso che non faceva alcun riferimento a Talete. Tutto sotto silenzio, il che non vuol dire che tecnicamente non possa essere fatto. Più significativamente significa che per ragioni di opportunità politica e di bilancio non andava fatto.

C’è poi, per ultima ma non ultima, la questione dei sei fortunati prescelti. Tutti con precisi riferimenti geografici riconducibili alla politica. Dunque, Bossola li vuole o no rendere noti questi nomi? Vuole o no mettere l’opinione pubblica nella condizione di sapere? Vuole o no spiegare perché si sono trovati i soldi per assumere altri sei lavoratori quando manca la liquidità per pagare quelli che già ci sono?

Tutte queste domande devono avere una spiegazione. Da Bossola o da chi per lui. Aspettiamo fiduciosi.

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