Se il centro storico se la passa male, come abbiamo raccontato ieri, fuori dalle mura di certo la musica non cambia. Anzi, il degrado colpisce la città a tutto tondo. E se una città si deve misurare su indici quali infrastrutture, qualità della vita, servizi pubblici, a Viterbo dobbiamo amaramente costatare che rimane solo l’aria buona, come ha più volte sottolineato il sindaco Arena. Per il resto manca tutto.
Le strade sono un colabrodo, le asfaltature sono tutte da rifare, si agisce solo mettendo toppe su toppe, che ogni volta con il maltempo saltano creando maggiori disagi. Le caditoie, perennemente occluse, peggiorano le cose facendo allagare mezza città anche dopo “due gocce”. I marciapiedi sono invasi dalle erbacce, nelle zone centrali anche dalle macchine, che li rendono impercorribili. Sporcizia ovunque e totale assenza di cestini. Anzi, percorrendo con pochi minuti di macchina il territorio comunale si trovano anche mini discariche abusive.
Un marciapiede Caditoie occluse La scuola mai finita di S. Barbara Siringhe in piena città Discarica a celo aperto a Castel D’Asso Le strade di Viterbo Le strade di Viterbo
Sul piano dei servizi le cose vanno peggio. Perché Viterbo è isolata dal mondo, sia su gomma che su rotaia. Per non parlare della sanità, oggetto delle lamentele quotidiane di molti utenti. Ma è solo una piccola fotografia della città, si potrebbe andare avanti per ore. Sul lato economico ancora peggio, molte aziende, anche storiche, chiudono i battenti e molti negozi abbassano le serrande. Sarà per la crisi certamente, ma nulla viene fatto dalle istituzioni. E in questo “gratificante” contesto il Comune cosa mette in piedi per i cittadini? Nulla, la sola indifferenza. Qualcuno aveva sperato che con i 18 milioni di euro stanziati dal piano periferie del governo Gentiloni qualcosa finalmente si fosse mosso. Ma quei soldi probabilmente non arriveranno mai, visto che il Comune non ha presentato i progetti. Però, possiamo consolarci, perché come dice Arena a Viterbo “si vive bene e c’è l’aria buona”.