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Home » Politica » Vetrine spente in via Cavour. Le strane chiacchiere dei Fratelli d’Italia

Vetrine spente in via Cavour. Le strane chiacchiere dei Fratelli d’Italia

18 Settembre 2019

Vetrine spente nei negozi di via Cavour per sensibilizzare le istituzioni ad affrontare il problema della sicurezza. Dopo la rissa con accoltellamento e una donna ferita, i commercianti e i residenti hanno manifestato così la loro preoccupazione per una situazione che rischia di degenerare.

Singolare, in questo quadro, un comunicato stampa del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che sul tema è stato ricevuto dal prefetto. Sua eccellenza, hanno fatto sapere dopo l’incontro, è stato d’accordo con noi nel riconoscere l’esigenza di mettere in piedi una serie di iniziative per contenere il fenomeno migratorio, ossia per contrastare tra l’altro il mercato degli affitti in nero. Ci mancava che non era d’accordo…

Il problema è che parlano, i meloniani, come se stessero all’opposizione. Si sono forse dimenticati che al governo della città ci sono loro ormai da un anno e mezzo? Cosa hanno fatto in tutto questo tempo? Perché non mandano i vigili a controllare la regolarità di chi abita nelle case di San Faustino? Si accorgono ora degli affitti in nero? Perché Rotelli, dopo la “trionfale” entrata dell’anno scorso nel campetto dove giocavano alcuni ragazzi immigrati, al Pilastro, non va a fare un blitz con telecamere al seguito anche nei luoghi frequentati dai sudamericani?

E poi il problema sono solo gli affitti in nero, oppure dovrebbero interrogarsi, i meloniani, anche sul degrado in cui versa la città per scelte amministrative di cui anche loro sono compartecipi? Certo, è vero, il centro andrebbe vissuto di più, come sta dicendo il capogruppo Bianchini sui social in queste ore, ma a chi spetta farlo vivere? All’assessore De Carolis che per Santa Rosa ha messo in piedi quattro iniziative di cui non si è accorto nessuno tanto per dire che anche quest’anno c’è stato il tre settembre.

Il problema a San Faustino esiste, lo sanno tutti. Ma basta, per favore, con la demagogia spicciola finalizzata solo ad accaparrarsi quattro voti in più. Ci sono loro a Palazzo dei Priori: mettano in piedi un piano strutturale di rilancio del centro storico invece di andare a mendicare qualche controllo in più dal prefetto. Si diano da fare: producano idee e progetti. Scrivano meno sui social e si mettano a lavorare.

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