Aggredita e ferita al collo in pieno centro storico a Viterbo. E’ successo in serata a via Cairoli, fuori da un bar ritrovo di sudamericani. Dalle prime ricostruzioni, la donna, sudamericana di 40 anni, sarebbe stata colpita con un coltellino durante un rissa scoppiata tra connazionali. L’autore del si sarebbe dato poi alla fuga sfruttando il caos scoppiato sulla scena del “delitto”. Subito sul posto gli agenti della squadra mobile, la polizia locale e i carabinieri. La donna è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso di Belcolle, ma per fortuna la ferita non era grave. Poco dopo, sulla base delle testimonianze raccolte, due uomini sono stati prelevati e portati in questura.
Scossi gli abitanti della zona che hanno cominciato a urlare “vergogna, vergogna”. “Tutta la notte schiamazzi e urla”, denuncia un residente. “Qui è tutto un Far West, senza legge”, dice un altro. La tensione è salita alle stelle.
Sono necessarie a questo punto alcune considerazioni. La prima riguarda l’atteggiamento dell’amministrazione Arena: è un anno che a Palazzo dei Priori sbandierano ai quattro venti le presunte iniziative messe in campo in tema di sicurezza, ma come si vede le cose vanno sempre peggio. Meno male che ci dovevano pensare loro a sistemare la situazione. Meno male… Le cose sono infatti peggiorate.
La seconda considerazione riguarda l’ipocrisia di tanta gente che ora, dopo l’accoltellamento, urla contro gli stranieri salvo servirsi di essi quando gli fanno comodo. Illuminante un commento postato su Facebook (pagina Viterbo Centro storico Chiuso) da un cittadino: “Adesso tutti contro i sudamericani, poi fino a ieri tra droga e sesso (trans e prostitute) ci stava la fila. Ah, se parlassero loro…”.