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Home » Cultura » A Palazzo Orsini di Bomarzo “L’uomo più crudele”

A Palazzo Orsini di Bomarzo “L’uomo più crudele”

17 Settembre 2019

Il Festival Internazionale Quartieri dell’Arte continua tra il 19 e il 22 settembre al Palazzo Orsini di Bomarzo con L’uomo più crudele di Gian Maria Cervo, che racconta la leggenda di Vlad Dracul e del suo Boiardo. Tra i personaggi coinvolti nel paradosso temporale al centro della storia, anche Virginia Woolf. Firma la direzione Gianluca Iumiento, giovane regista italiano da anni attivo nei maggiori Teatri Nazionali della Norvegia. Dalla Germania arrivano invece Sebastian Ellrich e Christin Vahl, autori dei sorprendenti costumi. In scena, Cesare Ceccolongo, Pino Censi, Luigi Cosimelli, Yoris Petrillo e Anna Paola Vellaccio, con la partecipazione straordinaria di Gennaro Cosmo Parlato.

“Nella regia di Iumiento – commenta l’autore Gian Maria Cervo – lo spettacolo sembra il figlio scaturito da un matrimonio tra Bob Wilson e Barry Kosky: riporta il pubblico a una festa che potrebbe somigliare a quelle date da un ricco vicino nel Cinquecento, con simbologie misteriose e magiche, ma soprattutto molta ironia.”

L’uomo più crudele è la vicenda di Voico Dobrita, un boiardo della Valacchia che ha 173 anni nel 1610, anno in cui incontra il giudice che sta investigando sulla sanguinaria contessa Erzsebet Bathory, una discendente di Vlad Tepes Dracul (il Dracula storico), di cui Voico è stato consigliere e segretario particolare. Ancora una volta Voico deve confrontarsi con i non facili ricordi della sua vita con l’attraente “amico”, boss e manipolatore Vlad Dracul (che appare in scena in una serie di flashback). In cerca della lievità, Voico attraversa i secoli, incontra personaggi che sono immortali quanto lo è lui e finisce a parlare da amico in casa di Virginia Woolf, la nota scrittrice vittoriana che milita per i diritti delle donne e pensa che la storia sia un racconto raccontato da vincitori idioti. Alternando elementi di ricostruzione storica e sfide disturbanti e cool fun al pubblico, questo testo utopico si interroga sulle manipolazioni e le colonizzazioni che i nostri corpi infliggono e subiscono, alla ricerca di una bildung e di una giustizia.

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