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Home » Politica » Microcredito, fino a 25 mila euro di finanziamento agevolato per le imprese

Microcredito, fino a 25 mila euro di finanziamento agevolato per le imprese

16 Settembre 2019

Se hai un’attività localizzata nel Lazio o hai intenzione di avviarla, ci sono notizie che ti riguardano. Fino al 31 ottobre 2019 è aperto uno dei bandi più attesi della Regione Lazio: Fondo Futuro.

Con il Microcredito di Fondo Futuro si possono ottenere fino a 25.000 euro di finanziamento agevolato per sostenere lo sviluppo o la nascita della tua nuova attività.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche che rendono Fondo Futuro 2019 un bando particolarmente interessante.

Possono partecipare a Fondo Futuro:

  • microimprese in forma di ditta individuale e società costituite o ancora da costituire
  • titolari di partita Iva, anche se non iscritti ad alcun albo professionale
  • microimprese con difficoltà ad accedere al credito

Sono ammessi tutti i settori di attività, ad esclusione della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura e delle attività escluse dal regime dei minimi.

Via libera dunque ad:

  • alberghi, bed & breakfast e case vacanze
  • ristoranti, bar, food truck, catering
  • parrucchieri, centri estetici, studi di tatuaggi
  • studi di personal trainer, allenamento funzionale, studi di fisioterapia o centri di pilates o ginnastica posturale
  • imprese edili, studi di architetti
  • negozi e molto altro!

Attenzione, però: per avere accesso a Fondo Futuro devi avere sede operativa (o il domicilio fiscale per i titolari di partita iva) localizzata nel Lazio. Se ancora non hai la sede operativa – o il domicilio fiscale – nel Lazio, niente paura. Potrai ugualmente partecipare a patto che tu provveda ad aprirne una entro la firma del contratto di finanziamento.

Per l’annualità 2019 è prevista una Riserva Sisma che prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro riservati a coloro che possiedono (o intendono aprire) almeno una sede operativa in uno dei 15 comuni dell’area del cratere sismico: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti, Rivodutri.

Grazie a Fondo Futuro le microimprese esistenti o ancora da costituire e i titolari di partita Iva possono richiedere un finanziamento compreso tra 5 mila e 25 mila euro, da restituire a un tasso d’interesse dell’1%, con una durata variabile massima di 7 anni.

Non sono previsti costi aggiuntivi legati all’ottenimento del finanziamento, come ad esempio le spese di istruttoria, le commissioni di erogazione o incasso oppure la penale di estinzione anticipata. Le uniche spese che sosterrai saranno quelle legate alla redazione del business plan ma che comunque potrai recuperare con l’aggiudicazione del finanziamento. Inoltre, non ti verranno richieste garanzie reali, patrimoniali, finanziarie, né personali.

Un’altra grande novità di quest’anno riguarda le modalità di accesso al bando. E’ infatti prevista una graduatoria provvisoria stilata sulla base di un punteggio che potrai calcolare sulla base di specifici criteri. Bisogna fare attenzione perché la graduatoria definisce l’ordine in cui le domande verranno esaminate. Questo significa che ottenere una buona posizione in graduatoria farà aumentare la probabilità di riuscire ad essere ammesso al finanziamento prima dell’esaurimento dei fondi.

Le richieste che, in base al punteggio, accederanno alla fase di istruttoria, saranno valutate e selezionate in base ad una serie di criteri quali:qualità e coerenza del progetto presentato; congruità e correttezza del piano economico e finanziario presentato nel business plan; coerenza del progetto rispetto alle finalità del Programma operativo Fse 2014- 2020 della Regione Lazio e capacità del progetto di assicurare lo sviluppo di attività imprenditoriali e di garantire un impatto duraturo sull’occupazione; capacità di innovazione; capacità economico-finanziaria di rimborso del finanziamento. Vista l’importanza attribuita alla proposta progettuale, è da prendere in esame l’ipotesi di farsi supportare.

Vediamo insieme quali sono i criteri che definiranno la posizione in graduatoria. Il primo, che permette di aggiudicarsi fino a 35 punti, riguarda il reddito Isee: verranno agevolati i partecipanti con un reddito inferiore (in caso di società, tutti i soci devono presentare il modello Isee, ma verrà preso in considerazione solo il più alto). Rispetto al criterio dell’anzianità dell’impresa invece, il vantaggio maggiore (30 punti) è per coloro che si sono costituiti dopo il 1° giugno 2019, mentre chi lo ha fatto anteriormente al 1° gennaio 1999 è il più penalizzato. Punteggio intermedio (18 punti) per le costituende. Chi ha almeno 2 occupati riuscirà a racimolare qualche punto in più (solo 2 però) rispetto a chi non offre impiego ad alcun lavoratore.

Sono poi previste anche delle premialità soggettive che intendono favorire: imprese giovanili (fino a 35 anni), imprese femminili, imprese mature (oltre i 50 anni), lavoratori svantaggiati, soggetti che hanno partecipato a iniziative regionali quali “In studio”, “Torno subito” e “co-working”. In questo caso è possibile ricevere fino a 10 punti-extra accorpando al massimo due dei criteri previsti. Altri 5 punti sono disponibili per le imprese che richiedono il finanziamento per sedi operative localizzate in specifici territori, cioè: aree di crisi industriale complessa.

Le spese che potrai finanziare sono:

  • spese di costituzione (solo per le imprese non ancora costituite alla data di presentazione della domanda);
  • retribuzione dipendenti e soci lavoratori delle Cooperative, entro il limite massimo di 6 mesi e comunque entro il limite massimo del 50% delle spese ammissibili;
  • affitto (fino ad un massimo di 6 mesi);
  • consulenze, nel limite del 20% del totale delle spese ritenute ammissibili; sono comprese le spese sostenute dal Destinatario per l’ottenimento di servizi di accompagnamento, anche resi al fine della presentazione della domanda (es.: assistenza alla predisposizione del business plan);
  • corsi di formazione;
  • materiali di consumo nel limite del 20% del totale delle spese ammesse;
  • utenze, limitatamente a quelle relative ai locali della sede operativa del destinatario;
  • opere per l’adeguamento funzionale e la ristrutturazione dei locali adibiti a attività imprenditoriale, nel limite del 50% del totale delle spese ammesse;
  • acquisto brevetti, realizzazione di sistema di qualità, certificazione di qualità, ricerca e sviluppo, realizzazione sito WEB;
  • arredi, impianti, macchinari e attrezzature, nuovi di fabbrica;
  • software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore.

Quest’anno Fondo Futuro prevede che le tra le spese finanziabili sia presente anche l’iva, se dovuta al fornitore e risultante dalla documentazione di spesa oggetto di finanziamento.

Non si possono finanziare le seguenti spese:

  • imposte e tasse, ad eccezione dell’IVA e dell’imposta di bollo che sono ammissibili;
  • pagamento di spese già fatturate al momento della presentazione della domanda, ad eccezione delle spese sostenute per l’ottenimento di servizi di accompagnamento, anche resi al fine della presentazione della domanda;
  • consolidamento debiti bancari;
  • interessi passivi;
  • acquisto di beniusati;
  • acquisto di beni di rappresentanza o ad uso promiscuo, quali ad esempio computer portatili e mezzi di trasporto;
  • costituzione e gestione di una rete di distribuzione o altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione (art. 1, comma 1, Regolamento De Minimis);
  • acquisto di veicoli destinati al trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano tale trasporto per conto terzi.

Il bando prevede che siano escluse le imprese o gli imprenditori (legali rappresentanti e soci) e aspiranti imprenditori che nei 3 anni precedenti abbiano presentato situazioni c.d anomale. Le principali anomalie riguardano situazioni di fallimento, concordato, accordi di ristrutturazione del debito, bancarotta ma anche protesti, pignoramenti, utenze insolute e decreti ingiuntivi. L’elenco completo delle anomalie è disponibile all’appendice 3 del bando che trovi a questo link.

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