Non c’è due senza tre, e mentre parte della città viene descritta dalla narrazione futurista della Fondazione Caffeina come scioccata per l’addio al Christmas Village, Palazzo dei Priori deve fare i conti con un altro vincolo della Sovrintendenza. La quale ha fatto sapere che per gli eventi in centro da adesso va chiesta l’autorizzazione alle belle arti.
Basta, dunque, alla politica del “facciamo come ci pare, tanto non controlla nessuno”. D’ora in avanti, per ogni manifestazione serve il permesso, altrimenti ciaone. Lo scopo è di proteggere i luoghi storici evitando oscene deturpazioni.
La novità si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno su una giunta completamente in balia degli eventi e già impegnata a risolvere, dopo il flop di Santa Rosa firmato da De Carolis, la complicata questione Natale 2019, pena l’ennesima figura di… nei confronti di tutta la città. Oggi la sovrintendente Margherita Eichberg sarà a Viterbo per partecipare a un convegno del M5S (e questa è un’altra storia che meriterà di essere raccontata), presumibilmente non sarà accolta con calore dall’amministrazione comunale, ma la circostanza potrebbe fornire l’occasione per chiedere chiarimenti. Del resto si sa, a Viterbo il termine “legge” è sempre stato mal digerito.