La provocazione non è andata a buon fine e quel gesto di girare la foto del presidente della Repubblica contro il muro si è rivolto contro Antonio Porri. L’intento era quello di strappare qualche like cavalcando l’onda della protesta di piazza Montecitorio contro il governo Conte, ma il risultato è stato tutt’altro. Al sindaco di Vasanello sono stati riservati solo insulti sui social e richiami da più parti del mondo politico-istituzionale.
E’ questo il bilancio della sventurata iniziativa di Antonio Porri, richiamato persino dall’Anci, l’Associazione dei Comuni, di cui Vasanello fa parte. “L’Anci Lazio – dicono – si dissocia dalle gravi dichiarazioni del sindaco di Vasanello contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il rispetto per la più alta carica dello Stato e garante della Costituzione è fatto imprescindibile per la nostra associazione”.
Ma le critiche a Porri non finiscono qui. Sui social qualcuno grida “buffone”, mentre altri argomentano più brillantemente la loro posizione e asseriscono: “Si vergogni, è pur sempre un sindaco e dunque una carica istituzionale. Rispetti la Costituzione”. Nel marasma delle critiche si getta anche il Pd che tuona: “Offende il garante della Costituzione che ancora una volta ha dato una lezione di linearità e rispetto dei valori democratici. La sua azione non colpisce solo Mattarella, ma tutti i cittadini di Vasanello”
“Non ritengo di aver offeso nessuno, né vilipeso il presidente Sergio Mattarella. Se si è sentito offeso sono pronto a chiedergli scusa”, è stata la timida risposta di Porri arrivata dopo che il suo telefono era diventato infuocato. Forse la prossima volta il primo cittadino di Vasanello prima di intraprendere simili performance, ci penserà due volte.