L’8 agosto avevano bloccato la Cassia per protestare contro l’amministrazione Nocchi, urlando no a quel progetto che prevede la trasformazione dell’ex MineralNeri di Capranica in un centro commerciale. In piazza erano più di cento, un bell’incentivo per continuare la battaglia trasferendola anche nel campo legale. Ed è proprio questa la strada che l’associazione A testa alta vuole intraprendere per far valere le proprie ragioni dopo che il progetto è stato approvato dal Consiglio comunale.
Del ricorso al Tar si parlerà questa sera durante un’assemblea pubblica, alle 21 al forno Bocchi, per gettarne le basi e coordinare le azioni.
“Il ricorso al Tar – spiega l’avvocato Antonio Rizzello – può essere presentato solo da persone fisiche, mentre l’associazione potrà costituirsi eventualmente ad adiuvandum. L’incontro servirà a verificare il numero degli interessati ad intraprendere questo percorso. Non credo che ci siano difficoltà, visto l’interessamento di cittadini ed esercenti a costruire un nutrito gruppo per portare avanti la battaglia”.
Tutto è partito dal progetto della società Millenium, che prevede la riqualificazione dell’area dove fino a pochi anni fa veniva prodotto il Chinotto Neri in un centro commerciale. Uno smacco alla città di Capranica, secondo l’associazione A testa alta, che priverebbe tutti di un’importante punto di riferimento “a favore di un centro commerciale che non serve a nessuno, ma che dall’altro lato metterà a repentaglio i tanti piccoli e medi commercianti della zona”. La ricetta per l’associazione è semplice: fare nella ex MineralNeri un polo aggregativo e culturale. Ma la giunta Nocchi non la pensa così.