Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso, diceva Mark Twain. Una frase che calza a pennello a molta stampa libera locale. Come ieri, quando una giornalista, a commento della notizia di Gualtieri ministro dell’economia, così si è espressa sul suo profilo Facebook: “All’economia un politico-professore laureato in storia contemporanea”. E giù commenti sdegnati dei suoi followers.
La giornalista, nota frequentatrice dei salotti leghisti, non ha detto infatti tutta la verità. Non ha detto cioè che Gualtieri è uno dei personaggi più di spicco a livello europeo proprio in materia economico-finanziaria. Si tratta, anzi, di uno degli europarlamentari più influenti a Bruxelles, a cui tanto deve l’Italia soprattutto sul fronte delle politiche di sforamento del deficit. Proprio Gualtieri è infatti uno dei maggiori teorizzatori di questo tipo di intervento, distaccandosi in ciò dalla rigidità tedesca, che, come si sa, finora ha invece sempre portato avanti politiche di austerità giustificandole con la necessità di rispettare al decimale il rapporto spesa/pil.
Considerato vicino a Mario Draghi, Gualtieri è molto apprezzato a Bruxelles, come dimostra il fatto che la presidente designata della Bce, Christine Lagarde, ha parlare della sua nomina a ministro come di una buona notizia per l’Italia e per l’Europa. Professore di storia contemporanea alla Sapienza ed europarlamentare dal 2009, è considerato un profondo conoscitore delle regole e delle procedure europee, quasi un cultore della materia, gradi tutti conquistati sul campo. E’ stato l’unico europarlamentare italiano ad aver preso parte ai negoziati per il programma della nuova legislatura dell’Ue ed è stato confermato, per il secondo quinquennio consecutivo, presidente della commissione per i problemi economici e monetari (Econ) del Parlamento europeo. Il suo obiettivo è di riformare il patto di stabilità cercando di scorporare gli investimenti dalla quota spesa/Pin imposta dal vincolo. E ciò al fine di liberare risorse per puntare sulla crescita. Questo potrebbe essere il punto da cui far partire le trattative con l’Ue per la prossima legge di bilancio.
Europeista convinto, Gualtieri teorizza in pratica il principio della flessibilità in campo economico. Non a caso è sempre intervenuto per aiutare l’Italia nelle trattative sulle leggi di bilancio degli ultimi anni.