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Home » Cultura » A Palazzo Farnese comincia il Festival Barocco

A Palazzo Farnese comincia il Festival Barocco

29 Agosto 2019

Le novità più importanti dell’edizione 2019 del Festival Barocco Alessandro Stradella sono sicuramente le due opere “Il Trespolo Tutore”, che verrà eseguita dall’Ensemble Mare Nostrum al concerto di apertura del 31 agosto alle 21 a Palazzo Farnese di Caprarola, e “Amare e fingere” che verrà eseguita dallo Stradella Y(oung) – Project il 14 settembre sempre alle Scuderie Farnese di Caprarola. La prima è l’unica opera comica di Stradella scritta su un bellissimo libretto di Giovanni Cosimo Villifranchi, che a sua volta si era ispirato a una commedia di Giovan Battista Ricciardi che aveva avuto molto successo nel 600 in Italia. La commedia originale di chiamava “Amore è veleno e medicina degl’intelletti”. La cosa interessante è che, dato il successo che aveva avuto questa commedia, anche sul libretto di Villifranchi vennero scritte diverse opere. Per esempio oltre all’opera di Stradella, c’è un’opera di Pasquini. Il titolo delle opere successive è “Il Trespolo Tutore” perché prende il nome dal protagonista dell’opera che Stradella compose in occasione del Carnevale di Genova del 1679 per il Teatro Falcone. Qui figura per la prima volta il personaggio del “basso buffo” come protagonista, che è un ruolo che successivamente nella storia dell’opera avrà tantissimo successo.

“Amare e fingere” rappresenta una grande novità perché era totalmente sconosciuta nel catalogo stradelliano, è stata riscoperta dal musicologo Arnaldo Morelli, un grande esperto di musica romana, ed è un’opera scritta negli anni ’70 a Roma da Stradella. Si sa di un’esecuzione di quest’opera a Siena nel ’76. Si vede che è un’opera giovanile, perché ha una scrittura densa, “sofferta” e sperimentale. Si vede cioè che Stradella sperimenta in essa soluzioni armoniche e ritmiche arditissime. Come è stato notato da Salvatore Sciarrino, sembra quasi musica contemporanea. Sciarrino ha sostenuto, infatti, che l’ultimo recitativo di “Ester liberatrice del popolo ebreo” sembrava Luigi Nono. Ecco: anche l’opera “Amare e fingere” ha delle caratteristiche simili. E’ ambientata in Oriente, quasi tutti i personaggi sono re o regine, travestiti però da pastori. E’ composta su un libretto molto bello, ma di autore ancora sconosciuto.

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