La polizia locale continua a destare preoccupazioni a Palazzo dei Priori dopo i toni alti che hanno caratterizzato i giorni scorsi, quando il sindacato Diccap si è scagliato contro la gestione dei vigili da parte della giunta Arena (la situazione è sfociata nella dichiarazione dello stato d’agitazione sotto Santa Rosa). A complicare le cose si è aggiunta anche la denuncia del della Cisl Viterbo.
Un fulmine che inasprisce la tensione nella sala rossa alle prese con i preparativi del Trasporto del 3 settembre. La Cisl non ci gira intorno e chiede ad Arena di intervenire per sanare una situazione caratterizzata da un’assenza di personale ormai cronica e da fondi inesistenti per l’equipaggiamento degli agenti. L’ultimatum lanciato verte su un’ incontro tra le parti per chiarire le varie difficoltà, altrimenti l’unica via da intraprendere, fanno sapere dal sindacato, è quella della forza: dichiarare cioè anch’essi lo stato d’agitazione.
“Assistiamo ormai da anni -afferma la Cisl – ad una situazione sempre più critica (da definirsi quasi disastrosa) presso il settore della polizia locale del Comune di Viterbo. E’ stata richiesta in più occasioni una riorganizzazione del corpo e dei servizi che tenga conto delle poche unità di personale a disposizione ma a tutt’oggi nulla di fatto. Con la carenza cronica di personale, lo svolgimento dei servizi, richiesti sempre più spesso in orari diversificati, comporta un grave disagio e un carico di lavoro non più sostenibile sia dal personale su strada che da quello interno”.
“Segnaliamo inoltre – continua la nota – che sono sicuramente insufficienti le risorse economiche che vengono stanziate dall’amministrazione per i mezzi di servizio e le dotazioni necessarie ad affrontare le numerose ed importanti manifestazioni annuali (Caffeina, Santa Rosa, Settembre Viterbese e festività varie)”.
“E’ inevitabile – conclude il sindacato – che questa situazione di forte criticità senza sbocchi e prospettive future stia generando un clima di insicurezza, di malumore e diffidenza tra il personale, con momenti conflittuali e di protesta facilmente condivisibili. Lo stato di agitazione in atto, ad oggi dichiarato da una sola sigla sindacale (forse per primeggiare?), ne è la riprova… Ma domani? Non crediamo sia saggio adagiarsi sul motto ‘dividi ed impera’”.