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Home » Politica » Un raptus improvviso che poteva sfociare in tragedia

Un raptus improvviso che poteva sfociare in tragedia

26 Agosto 2019

“Voi che andiamo all’ospedale?”. Sono le parole che domenica sera la madre ha rivolto al figlio 38enne, trovandolo sull’uscio di casa in un precario stato emotivo e psicologico. Ma quella frase ha fatto scattare la follia in Federico Frate, che prima ha colpito la madre con un testata in pieno volto, poi si è scagliato contro il padre accoltellandolo ad una spalla. Dopo ha cercato di condurre il folle gesto all’estremo, tagliandosi le vene. Attimi di follia a Le Penne a Civita Castellana. L’intervento di un vicino di casa ha sventato la tragedia. Ora sono tutti ricoverati in ospedali diversi e nessuno è in pericolo di vita, i referti dei genitori parlano di 20 giorni di convalescenza. Il 38enne è stato trasportato e ricoverato al Belcolle, mentre il padre e la madre sono all’ospedale Andosilla di Civita Castellana.

Il fatto che ha sconvolto la comunità civitonica, dove il padre, Evaldo, è un conosciutissimo geometra, è stato ricostruito così dagli inquirenti. Sembrerebbe che Federico, gestore di una palestra, stesse aspettando i genitori sull’uscio della loro abitazione e dopo un breve diverbio prima avrebbe aggredito la mamma con una testata e poi avrebbe rincorso il padre lungo la strada con un coltello fino a colpirlo ad una spalla. L’ira omicida del giovane è stata interrotta solo grazie all’intervento del vicino sceso tempestivamente in strada per bloccarlo. A quel punto il 38enne si è barricato nella taverna, dove ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene. I sanitari lo hanno salvato in extremis e per fortuna non è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza, che subito si era alzata in volo.

La città, appresa la notizia, è rimasta sconvolta proprio perché la famiglia Frate è conosciuta e stimata. Brave persone insomma. Anzi, in molti si sono affezionati a Federico da quando, nel 2008, a causa di un incidente in moto, rimase in coma per 15 giorni, tenendo con il fiato sospeso l’intera cittadina. Forse a muovere il gesto è stato il trauma non ancora superato. Per ora non sembra essere stata emessa nessuna misura cautelare nei confronti del giovane a causa della sua fragile condizione psicologica. I carabinieri hanno sentito buona parte dei testimoni e l’ipotesi che si sta valutando in queste ore è quella di lesioni personali gravissime.

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