“Voi che andiamo all’ospedale?”. Sono le parole che domenica sera la madre ha rivolto al figlio 38enne, trovandolo sull’uscio di casa in un precario stato emotivo e psicologico. Ma quella frase ha fatto scattare la follia in Federico Frate, che prima ha colpito la madre con un testata in pieno volto, poi si è scagliato contro il padre accoltellandolo ad una spalla. Dopo ha cercato di condurre il folle gesto all’estremo, tagliandosi le vene. Attimi di follia a Le Penne a Civita Castellana. L’intervento di un vicino di casa ha sventato la tragedia. Ora sono tutti ricoverati in ospedali diversi e nessuno è in pericolo di vita, i referti dei genitori parlano di 20 giorni di convalescenza. Il 38enne è stato trasportato e ricoverato al Belcolle, mentre il padre e la madre sono all’ospedale Andosilla di Civita Castellana.
Il fatto che ha sconvolto la comunità civitonica, dove il padre, Evaldo, è un conosciutissimo geometra, è stato ricostruito così dagli inquirenti. Sembrerebbe che Federico, gestore di una palestra, stesse aspettando i genitori sull’uscio della loro abitazione e dopo un breve diverbio prima avrebbe aggredito la mamma con una testata e poi avrebbe rincorso il padre lungo la strada con un coltello fino a colpirlo ad una spalla. L’ira omicida del giovane è stata interrotta solo grazie all’intervento del vicino sceso tempestivamente in strada per bloccarlo. A quel punto il 38enne si è barricato nella taverna, dove ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene. I sanitari lo hanno salvato in extremis e per fortuna non è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza, che subito si era alzata in volo.
La città, appresa la notizia, è rimasta sconvolta proprio perché la famiglia Frate è conosciuta e stimata. Brave persone insomma. Anzi, in molti si sono affezionati a Federico da quando, nel 2008, a causa di un incidente in moto, rimase in coma per 15 giorni, tenendo con il fiato sospeso l’intera cittadina. Forse a muovere il gesto è stato il trauma non ancora superato. Per ora non sembra essere stata emessa nessuna misura cautelare nei confronti del giovane a causa della sua fragile condizione psicologica. I carabinieri hanno sentito buona parte dei testimoni e l’ipotesi che si sta valutando in queste ore è quella di lesioni personali gravissime.