Un concorso bloccato, senza sapere le date d’esame né quanti i posti rimasti a disposizione, quello al Comune di Viterbo. Domande di migliaia di disoccupati viterbesi che attendono risposte, ma da Palazzo dei Priori tutto tace.
Si era partiti bandendo a marzo di quest’anno ben 7 concorsi per titoli ed esami per varie categorie professionali per un totale di 39 posti a disposizione, moltissimo il riscontro ottenuto con quasi duemila candidati inscritti, ma di quel concorso ad oggi non si sa nulla.
In corso d’opera, dunque a bando già pubblicato, si è scoperto che di quei 39 posti molti andavano ricoperti con la mobilità. Una procedura strana, questa intrapresa dall’amministrazione viterbese che non rispecchia la prassi nazionale. Infatti, di norma gli enti già nel bando indicano i posti “liberi” per tutti e quelli riservati alla mobilità, ma a Viterbo no: nel bando si leggeva vagamente: “L’Amministrazione si riserva la facoltà di revocare il presente bando nel caso in cui i posti messi a concorso venissero ricoperti interamente attraverso le suddette procedure di 1 mobilità ovvero di modificarlo, riducendo il numero dei posti messi a concorso, qualora con tali procedure venissero ricoperti solamente una parte di essi”.
Fin qui tutto bene, peccato che chi si è inscritto per cogliere la ghiotta occasione ha pagato ben euro 15 di bollettino per sostenere i costi della selezione. Selezione che, stando a quanto scritto poc’anzi, potrebbe non avvenire se i posti verranno coperti con le mobilità. Qualcuno è già stato assunto con la mobilità e è prossimo a prendere servizio, ma di quei 39 posti ad oggi non si sa quanti ne rimarranno per gli esterni. Alcuni sostengono che ne rimarranno meno della metà e quel numero, il 39, che aveva attratto molti avventori, verrà drasticamente ridimensionato. Qualche candidato, visto come stanno andando le cose, commenta: “Era meglio tenersi stretti quei 15 euro invece di darli alle casse del Comune”.