Una sede, quella nuova dei vigili del fuoco, che fa acqua da tutte le parti. Tanti i difetti di fabbricazione: come le tubature dell’acqua soggette alle intemperie che “regalano” ai pompieri un flusso gelato d’inverno e bollente d’estate. A farsi portavoce della grave situazione è stata la segreteria provinciale del Conapo.
“A fine turno per poterci lavare siamo costretti a far uscire l’acqua da tutti i rubinetti per riuscire a fare una doccia ad una temperatura decente – dice il sindacato – e il problema c’è da molto tempo. Possiamo immaginare che dipenda dalla posizione in cui transitano le tubature che al sole estivo si surriscaldano con l’acqua che supera i 50° centigradi e siamo costretti a far uscire tutta l’acqua nella conduttura fino a quando non esce fredda. Problema inverso in inverno con il rischio che si geli l’acqua con il freddo. Ma è mai possibile che una sede nuova sia stata realizzata trascurando queste minime accortezze? Ci sembra un paradosso che proprio i pompieri debbano avere problemi con l’acqua della propria sede. Roba da ridere”.
“Come sempre lo abbiamo segnalato ma non sembra che siano stati presi provvedimenti ed intanto si sprecano centinaia di litri di acqua ogni giorno – continuano i sindacalisti – ma il problema non è soltanto questo. E’ infatti la seconda estate che passiamo nella nuova sede e raramente siamo riusciti a beneficiare dell’aria condizionata nonostante sia accesa h24. Prima eravamo in una sede vecchia, non avevamo aria condizionata, ed il problema non c’era, ma ora nonostante chiediamo continuamente un intervento, sembra che il problema non interessi a nessuno – incalzano dal Conapo – non chiediamo tanto ma dal momento che c’è che almeno funzioni. Siamo stanchi di non essere ascoltati – concludono – e di vedere i nostri problemi nascosti sotto al tappeto”.