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Home » Politica » Il taglio dei parlamentari taglierebbe fuori i viterbesi da tutti i giochi

Il taglio dei parlamentari taglierebbe fuori i viterbesi da tutti i giochi

13 Agosto 2019

La linea della Lega, dunque, non è passata. Il Senato ha detto no. Salvini adesso, per non restare incastrato tra i regolamenti parlamentari, che potrebbero diventare il suo Vietnam, propone al Movimento 5 Stelle di votare subito il taglio dei parlamentari e quindi, a ruota, di andare a votare. Come andrà a finire lo sapremo lunedì 20, quando si discuterà la sfiducia a Conte.

Sarà tuttavia impossibile, per il leader della Lega, rispettare la promessa della decurtazione dei seggi di Camera e Senato laddove, il giorno dopo, pretende di tornare alle urne. Se cade il governo, automaticamente, infatti, si bloccherebbe la riforma. La proposta del “capitano” appare perciò come una mossa mediatica funzionale alla campagna elettorale e non come un reale convincimento da tramutare in realtà. Il M5S lo sa bene.

Ad ogni modo, per quanto riguarda la provincia di Viterbo, va detto che il taglio dei parlamentari, se attuato, si rivelerebbe disastroso. A parte la Lega, sia gli altri partiti di centrodestra che il centrosinistra resterebbero tutti tagliati fuori dal nuovo Parlamento. In particolare, i candidati del centrodestra, per essere eletti, dovrebbero farsi collocare nella posizione numero uno del listino, il che però è impossibile poiché si tratterebbe di una posizione blindata, sia in FI che in FdI, appannaggio dei vertici nazionali. Con la nuova legge elettorale resterebbero fuori insomma tutte le seconde fila, come oggi possono essere considerati ad esempio Rotelli e Battistoni. Questo scenario – prendiamo FI – oltretutto si verificherebbe sia se Berlusconi decidesse di correre da solo, sia, a maggior ragione, se accettasse di essere inglobato nella lista di Salvini.

Non andrebbe meglio, come detto, al centrosinistra. Il Pd, che riuscirebbe ed eleggere al massimo 40 deputati, non potrebbe certo mettere in prima posizione Enrico Panunzi, che tanto si sta spendendo per entrare a Montecitorio. Come in FI e FdI le prime posizioni, le uniche utili per essere eletti, spetterebbero infatti alla classe dirigente nazionale. I personaggi locali non avrebbero spazio.

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