Talete non risponde a quanti stanno chiedendo trasparenza sulla vicenda delle sei unità di personale entrate recentemente in servizio presso i propri uffici, tramite rapporti di lavoro somministrato, e ancora non pubblica la graduatoria dei vincitori delle selezioni.
Un comportamento incomprensibile anche perché non si capisce cosa ci sia da nascondere, a meno che qualcuno non voglia davvero nascondere qualcosa. Fatto sta che la selezione, seppur per nulla pubblicizzata, come ci sarebbe dovuto attendere da una società interamente partecipata dal pubblico, è stata fatta. Dunque, ora il minimo che si possa fare è di pubblicare i risultati a cui è giunta la commissione. Che, ricordiamo, è andata a giudicare la rosa dei nomi fornita dalla società interinale.
Dovrebbe prendere in mano la situazione il nuovo presidente, Andrea Bossola, che nulla c’entra con il reclutamento di queste unità aggiuntive di personale, pretendendo dagli uffici di adempiere al loro dovere rendendo tutti edotti di chi è stato assunto e di come sono avvenute le selezioni. In alternativa, Bossola si presterà alle critiche di quanti, davanti a questo stato di cose, stanno avanzando sospetti e alimentando chiacchiere, contribuendo a peggiorare sempre di più l’immagine della società.