Giunge al termine a Sutri l’epoca Sgarbi? Un fatto è certo: al Consiglio comunale di ieri mattina è stato confermato il passaggio all’opposizione dei due consiglieri Matteo Amori e Nunzia Casini eletti nella lista “Rinascimento”. L’aut aut lanciato dal sindaco, che aveva chiesto le loro dimissioni dopo che avevano votato contro la nomina di un prosindaco, è valso a poco e ora rischia di ritorcersi contro di lui. Da parte dei due consiglieri infatti nessun ripensamento e nessun atto di dimissioni, ora vedremo se Sgarbi ci ripenserà. Nel frattempo si apprende che tutto questo è scoppiato per la stranissima decisione del sindaco di nominare prosindaco l’ex collega di Bagnoregio Francesco Bigiotti. Ora, ci si chiede, al di là della presunta autorità che viene riconosciuta da qualcuno a Bigiotti, sotto cosa c’è sotto? Se lo sono chiesti Amori e la Casini e se lo chiedono un po’ tutti in paese. Cosa passa nella testa di Sgarbi? Qual è il filo che lo lega a Bagnoregio?
Dal canto suo il consigliere Alessio Vettori, pure lui uscito dalla maggioranza, sostiene che il paese ha “a che fare con un sindaco incapace di ascoltare le opinioni dei consiglieri che solo grazie ai voti dei propri elettori gli hanno permesso di diventare il primo cittadino di Sutri e non il contrario, sia ben chiaro. Abbiamo a che fare con un sindaco che non ammette critiche né opposizioni: ne sono un esempio anche i tantissimi commenti (negativi) cancellati ai post su Facebook. Evviva l’illusione e tutte le sue accezioni. Illusione, sì, come ciò che è accaduto nell’ultimo Consiglio comunale in merito alla votazione del prosindaco. La proposta iniziale (prosindaco) presentata da Sgarbi per la votazione in Consiglio è stata completamente stravolta e riscritta dai suoi fedelissimi. Sia consapevole il sindaco che nella realtà dei fatti non ha più la maggioranza di governo e lo invitiamo, caldamente, a prenderne atto. Dimostri di essere uomo (prima) e politico (poi) e prenda atto dell’attuale situazione politica di Sutri: si dimetta. Avrebbe già dovuto presentare lui le pubbliche dimissioni invece di farneticare e minacciare finte dimissioni come avvenuto in passato.
Sutri ha bisogno di altro, soprattutto di pace sociale e sicuramente non più dell’illustrissimo sindaco. Se ne vada nel silenzio (per una volta) e riprenda pacatamente la via di casa”.