Causa il personale ridotto all’osso, durante il mese di agosto l’ambulatorio oncologico resterà aperto solo due giorni a settimana. In un primo momento si era parlato di chiusura totale, ma poi la Asl, pressata dai pazienti, ha optato per una soluzione compromissoria, assicurando che il servizio riprenderà a settembre. Ciò non toglie le preoccupazioni che si levano da tutto il comprensorio per un depotenziamento che di fatto è avvenuto lasciando, al di là delle comunicazioni ufficiali della Asl, l’amaro in bocca a centinaia di famiglie. Preoccupate per quello che potrebbe accadere in futuro.
“Per il mese di agosto – dicono dalla Asl – si è resa necessaria una riduzione di attività e lo spostamento dei trattamenti chemiotarapici a Belcolle, a causa di una problematica legata a una momentanea carenza di personale medico che l’Azienda conta di risolvere nel più breve tempo possibile, al fine di ridurre i disagi per i pazienti e per i loro cari. Allo stato attuale, infatti, pur in presenza di un concorso, autorizzato dalla Regione Lazio ed espletato per l’assunzione di 5 medici oncologi, la Asl è stata in grado di concludere le procedure soltanto per 3 di queste figure professionali per la difficoltà riscontrata nello scorrimento della graduatoria e nell’accettazione dell’incarico da parte dei medici contattati, per motivazioni molto spesso legate alla scelta di una sede più vicina al luogo di residenza”.
“L’ospedale di Tarquinia – commenta il consigliere provinciale di Montalto Valentini – com’è noto è un polo sanitario di rilevante importanza per la provincia di Viterbo, non solo per le persone provenienti dai Comuni del litorale come Tarquinia e Montalto di Castro, ma anche per quelle di altri comuni come Canino, Tessennano, Arlena, Ischia di Castro, Cellere, Piansano ecc. Proprio in virtù di questa enorme domanda da parte dei pazienti, ritengo ed ho sempre ritenuto che questo ospedale dovrebbe essere potenziato, pertanto apprendere di questa chiusura temporanea di oncologia, in piena estate, mi fa rabbrividire, tenendo conto soprattutto della tipologia di malattia che in tale sede si cura e dell’importanza della continuità delle specifiche terapie. Non sono un medico, ma so cosa significa per un paziente e per la sua famiglia trovarsi a combattere con delle patologie gravi, come quelle appunto curate nel reparto oncologico, e so quanto sia importante per loro, forse ancor prima delle cure stesse, sentire i medici e le strutture pubbliche vicini, con la dovuta sensibilità”.
“Non sta a me fare il maestro e dire – conclude Valentini – che la sanità è un settore di primaria importanza per la collettività, ma sento di dire che non si può pensare di risparmiare su queste cose. Il reparto di oncologia deve essere in grado di garantire le terapie anche in estate, proprio come altri reparti”. Stessa presa di posizione da parte del sindaco di Montalto di Castro, Sergio Caci.