Una resistenza ad oltranza quella portata avanti dai Comuni “ribelli” contro il commissario nominato dalla Regione per costringerli ad entrare in Talete. Ad alzare le barricate e a farsi portabandiera di questa battaglia è Bagnoregio. Il sindaco, Luca Profili, è determinato a non cedere. Dalla sua pagina Facebook lancia la sfida: “Faremo ricorso contro il commissariamento insieme agli altri sindaci, follia pretendere che una società piena di debiti possa gestire un servizio importante come quello idrico”.
La Regione ha imposto come commissario Enrico Mascioli. I sindaci degli otto Comuni colpiti si sono incontrati da Schenardi per fare il punto e pianificare le future mosse. All’incontro erano presenti, oltre a Profili, anche i primi cittadini di Ronciglione, Mario Mengoni, e Farnese, Giuseppe Ciucci. L’intento è di arrivare fino a Roma, con il supporto anche degli altri sindaci, per far valere le proprie ragioni con un’azione legale tramite ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio. A sorreggere l’azione una convinzione che ormai il Comune di Bagnoregio e gli altri portano avanti da tempo: cioè, come detto, l’impossibilità di affidare ad una società malridotta e piena di debiti l’erogazione di un servizio così essenziale per la cittadinanza. I Comuni insomma non vogliono il passaggio al gestore unico, temendo l’aumento del costo dell’acqua e il peggioramento del servizio. La richiesta è di modificare la legge Galli, ma il compito è arduo