Una risposta insufficiente quella rifilata dalla ragioniera capo alla capogruppo del Pd Luisa Ciambella che l’aveva interpellata per l’acquisto diretto di una fornitura informatica per il Comune. Una risposta fatta di paroloni tenici, ma poco comprensibile. Secondo la Ciambella “una banale risposta d’ufficio”.
“Se la qualità delle risposte – dice la capogruppo del Pd – si misurasse a peso, mi dovrei ritenere soddisfatta, tuttavia non posso esserlo visto che tutta quella carta è stata utilizzata per fornire una debolissima giustificazione d’ufficio, che non risponde peraltro ai quesiti posti. Infatti nella relazione si risponde a cose non richieste, si forniscono spiegazioni ultra tecniche che spero Arena abbia avuto meno difficoltà di me a comprendere, visto che per capire nel dettaglio bisognerebbe possedere una laurea in ingegneria informatica o lavorare presso l’Agid, ma non si risponde alla vera domanda”.
“Perché andare in affidamento diretto – sottolinea ancora – per una fornitura parziale del sistema informatico comunale? Perché contravvenire a ciò che l’amministrazione ha adottato nel Dup, il documento contabile più importante dei Comuni, cioè procedere a una omogeneizzazione dei sistemi informatici per arrivare a una efficienza reale, avendo anche le risorse programmate e stanziate dalla precedente amministrazione, con una procedura di evidenza pubblica? Perché tutte queste spiegazioni tecniche non hanno trovato posto nella determina di affidamento diretto? Così facendo ogni dirigente che si alza la mattina può continuare a lavorare con il suo sistema o con quello che preferisce senza che la mano destra sappia ciò che fa la sinistra. Impedendo così ai cittadini di avere un comune efficiente dal punto di vista dei servizi online. Invito la segretaria comunale – prosegue – che sembrava avere dubbi sulla procedura, a revocare in autotutela quella determina per evitare che l’amministrazione possa avere ulteriori problemi. La invito inoltre a inviare all’Anac (Autorità nazionale anti-corruzione) gli atti per poter far valutare la procedura e inserire un elemento di serenità circa il rispetto delle regole, a partire da quelle che il Comune si è dato in Consiglio. Sono certa che la segretaria generale provvederà immediatamente a trasmettere il tutto, tuttavia se non dovesse trovarne il tempo mi vedrò costretta a procedere personalmente. Il compito di consigliere di opposizione è anzitutto quello di controllo dell’amministrazione nell’interesse dei cittadini e per questo trovo alquanto singolare l’aver proceduto a un affidamento diretto sostenendo che sia tra l’altro sotto soglia e riconoscendo nello stesso atto che esistono programmi assegnati alla stessa azienda in altri settori. Ciò significa automaticamente aver ammesso di aver superato il limite dell’affidamento sotto soglia previsto per legge”.
“Dopo tutta la fatica fatta – conclude – per capire una relazione così, spero che le informazioni prodotte siano complete e che non manchino per esempio contenuti specifici che potrebbero indurre ad una valutazione diversa. I criteri Agid sono fondamentali ma siamo certi che siano stati considerati tutti e tutti coloro che possiedono i requisiti? Ecco perché le procedure pubbliche esistono, per garantire trasparenza, evitare arbitrio e spendere meno e meglio, affinché tutto questo sia comprensibile a tutti in maniera oggettiva. Si sa, quando la politica vuole fuggire dalle sue responsabilità si rivolge alla tecnica, questa volta non so se sia la tecnica addirittura ad aver superato la politica. Staremo a vedere”.