Nervi tesi durante il Consiglio comunale di ieri. Tutti riuniti in un afoso lunedì pomeriggio, ma la scarsità d’ossigeno si è fatta sentire. All’ordine del giorno l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, quasi 5 milioni di euro da investire per risolvere le emergenze della città. Ma non c’è unità di intenti. Molti rumoreggiano per la scarsa incisività dell’amministrazione nel dare risposte alla richieste dei cittadini, con problemi (dalle strade dissestate all’erba alta) irrisolti da mesi.
Il capogruppo della Lega, Andrea Micci, è chiaro: “Le cose vanno fatte”, altrimenti, fa capire, è inutile stare lì a tenere calda la poltrona. La fiducia da parte del Carroccio può veni meno. Più o meno lo stesso ragionamento di Vittorio Galati, che ha attaccato l’assessore ai lavori pubblici Laura Allegrini per la mancata asfaltatura di una strada (via Alvaro) e poi per l’erba, come detto, sempre più alta a Bagnaia.
Che il Consiglio fosse partito con il piede storto lo dimostra la disorganizzazione della maggioranza che, con l’opposizione che aveva abbandonato l’aula, è dovuta ricorrere, per raggiungere il numero legale, alla permanenza in aula di Martina Minchella. Il che la dice lunga sul clima che si respira a Palazzo dei Priori. Un clima che ieri si è fatto cupo appena è stato toccato il tema del verde pubblico. A chiedere la parola Vittorio Galati, che ne dice quattro all’amministrazione per il mancato sfalcio delle erbacce nella frazione di Bagnaia. Ma al momento del suo intervento non c’erano in aula né Contardo, assessore del verde pubblico, né Elpidio Micci, assessore alle periferie. Si è sentita a quel punto tirata in ballo Laura Allegrini, secondo la quale i mancati interventi a Bagnaia sono da attribuirsi anche alla responsabilità dello stesso Galati, di cui rammenta un mancato voto ad un passato Consiglio. Il leghista allora, non volendo più continuare il discorso, cerca come interlocutore proprio Arena che in quel momento è assorto nei suoi pensieri. Arena non parla, mugugna qualcosa ma la palla è ancora in campo. Allora sopraggiunge di nuovo l’Allegrini in un tentativo disperato di dare risposte convincenti, ma Galati chiude e secco: “La risposta non mi convince, assessore”