L’egocentrismo e la voglia di fare, o meglio di disfare, ha sempre contraddistinto l’operato di Giacomo Barelli, che può essere classificato come un attore politico molto poliedrico. D’altra parte, come ha detto Arena in una delle sue poche lucide analisi della realtà che lo circonda, ci troviamo di fronte a un caso di persona ipercinetica. Come tale da maneggiare con cautela.
Da alcuni giorni su di lui (Barelli) si sono riaccesi i riflettori. Tutto è cominciato quando ha dato vita al nuovo gruppo di opposizione (Forza civica) insieme a Fabrizio Purchiaroni. Oggi, dal nuovo pulpito, apprendiamo si è fatto fautore di una conferenza stampa per fare il punto ad un anno dall’insediamento della maggioranza Arena. All’appuntamento parteciperà però solo una parte dell’opposizione.
Infatti, sembrerebbe che l’invito sia stato “selettivo”: in pratica, mancano all’appello 4 consiglieri, che lo stesso Barelli non ha voluto invitare. Gli sgraditi sono i rappresentanti di tutto il gruppo che fa capo a Chiara Frontini, quindi Antoniozzi, Chiatti e Notaristefano, e Martina Minchella.
Ma perché, ci si chiede, non invitare una parte importante della minoranza per coordinare un’azione, magari comune, contro la giunta Arena? Bella domanda. Domanda che Barelli non si è mai posto, infatti, in tutti i gruppi di cui ha fatto parte (si pensi al periodo dell’amministrazione Michelini, quando poi è passato all’opposizione) la cosa migliore che gli è sempre riuscita meglio è stata quella di spaccare e dividere. Questa volta forse punta a spaccare anche la minoranza. Una strategia, senza senso, che permetterà ad Arena di dormire sonni tranquilli.

