Un grande, il presidente della Provincia Pietro Nocchi. Non si sa se è consigliato da qualcuno, certamente, però, la fantasia non gli manca, così come la perseveranza. Anche di fronte alle musate rimediate nelle ultime settimane non si scoraggia.
Ieri a Palazzo Gentili è stato finalmente approvato il bilancio. A maggioranza, senza il supporto dei Moderati e riformisti e con i voti contrari del centrodestra. Ma lui no, non si è scomposto: ha azzerato la giunta, come aveva promesso tempo fa, e ha ribadito di essere aperto a valutare proposte di collaborazione da parte del centrodestra. Lo stesso centrodestra che, dopo mesi di inciucio, due settimane fa gli ha dato il ben servito dicendogli che in questa fase non c’è alcuna possibilità di larghe intese, anche perché, quando tra tre mesi si va a votare, FI, FdI e Lega la maggioranza ce l’avranno da soli.
Ma perché non si rilassa, il presidente Nocchi? Perché tanta agitazione che ormai lo fa assomigliare a una macchietta? Perché, della politica, non accetta le dinamiche e si prostra invece alla ricerca di funamboliche alchimie che hanno tutto il sapore di un attaccamento alla poltrona che lo rende ogni giorno che passa sempre più ridicolo. Dai Nocchi, forza… ritorna in te stesso, liberati dai condizionamenti, materiali e psicologici, e mostra quello che sai fare in questo poco tempo che ti resta. Spendilo, il tempo, per concentrarti sulle strade, le scuole e le altre competenze dell’ente. Non disperdere le energie per le grandi strategie che poi, come vedi, sono tutte destinate ad infrangersi.