Angelita Brustolin, responsabile del Registro tumori della provincia di Viterbo, durante il Consiglio straordinario di giovedì sull’inquinamento ha detto che in fondo l’incidenza del cancro nella Tuscia è in linea con i dati nazionali, sebbene la mortalità sia maggiore.
Non si comprende però come sono stati elaborati questi dati da parte della Asl. In particolare, ci si chiede se sono stati conteggiati anche tutti quei pazienti, e sono centinaia, che ogni anno decidono di curarsi fuori provincia. Noi crediamo infatti che di ciò non si sia tenuto conto. Riteniamo cioè che siano stati presi in considerazione solo i malati che si curano a Viterbo, non inserendo nella lista tutti gli altri. Se così fosse – e per questo sarebbe gradita una specifica da parte del Asl – il dato sull’incidenza dei tumori in provincia di Viterbo sarebbe ben al di sopra di quello nazionale. Andrebbe infatti aumentato del venti, trenta per cento. Non dimentichiamoci che la Tuscia è una delle province italiane con il più alto tasso di migrazione.
Colpisce infine anche il maggiore tasso di mortalità ammesso dalla Brustolin? Che significa? Se la sono data alla Asl una risposta? Non sarà mica che a Viterbo la mortalità e maggiore perché le cure erogate sono di qualità più bassa che nel resto della Regione? Alla Asl il compito di rispondere e chiarire come stanno le cose.