Siamo in estate, periodo di sagre, ma buone nuove si scrutano all’orizzontate, forse la trasversale tra Orte e Civitavecchia verrà terminata. Forse qualcosa si muove, ma il condizionale è d’obbligo. La dibattuta opera dovrà essere terminata nel giro di qualche anno; ormai, anno più o anno meno cosa cambia, ne sono passati solo cinquanta da quando venne progettata.
Ad annunciarlo è stato Enrico Panunzi, dopo l’audizione della Società Anas in quarta commissione, che ha garantito che l’ultimo tratto tra Monte Romano e lo svicolo con l’Aurelia verrà appaltato entro il 2020. Ma più che azioni concrete sembrano lanci di agenzia sorretti, da poche, anzi nulle, certezze. Infatti, nonostante abbia rassicurato che si attiveranno gli studi, archeologici e ambientalistici, sulla fattibilità dell’opera già finanziati da Anas, e che ricevuta la necessaria documentazione da subito si instaurerà la conferenza dei servizi, ai più sembra sempre lo stesso “polentone” politico.
Nulla di nuovo sotto il sole, tranne che bisogna prendere con le “pinze” le dichiarazione del consigliere regionale; perché, si l’iter-amministrativo così si avvia e velocizza, ma serve a tutti i costi il via libera della Corte Europea. Infatti, il Tar aveva stoppato l’opera non concedendo la sospensiva e aveva rimesso tutto alla Corte Europea. Per ora dall’Europa ancora nessuna risposta ne certezze, infatti se dovesse emettere una sentenza negativa quanto sostenuto da Panunzi cadrebbe come un castello di carte. In poche parole la solita sagra delle dichiarazione, ma i fatti quando?