Ieri è scoppiata la bomba Purchiaroni, oggi è arrivata l’onda d’urto. Si procede d’ufficio ad appurare se sussistano le cause di incompatibilità del consigliere, visti i suoi rapporti lavorativi con Ecologia Viterbo come ingegnere ingaggiato per progettare ampliamento della discarica di Monterazzano. Il caso dell’ex-forzista lo ha sollevato martedì il consigliere Paolo Bianchini; l’iter per determinare l’incompatibilità si è sin da subito avviato e l’oggetto del contendere, la permanenza di Purchiaroni tra i banchi della Sala d’Ercole, verrà sancito a questo punto dal Consiglio comunale. L’apatia estiva che negli ultimi giorni ha attanagliato la politica viterbese oggi lascia il posto alla frenesia, vista la velocità con cui si sono sviluppati gli eventi. Il Consiglio dovrà decidere se votare subito o rinviare la votazione, diverse le armi a disposizione dei consiglieri per rinviare la votazione, ma prima o poi la vicenda dovrà essere affrontata.
In molti vociferano che Bianchini abbia fatto questa mossa per vendicarsi nei confronti di Purchiaroni nel momento in cui questi ha scelto di passare all’opposizione. Ma lo stesso esponente di FdI si è precipitato per smentire le voci dichiarando che la scoperta è avvenuta in modo del tutto casuale quando ha avuto sotto gli occhi il verbale della conferenza di servizi convocata in Regione proprio per discutere l’ampliamento della discarica. Come sia andata la cosa non lo sappiamo, fatto sta che tutta questa storia rischia adesso di mettere a repentaglio la stessa maggioranza.
A cogliere la palla al balzo è stata la capogruppo Pd, Luisa Ciambella, che ha chiesto che le verifiche sulla compatibilità degli eletti coinvolgano tutta la maggioranza sulla base dei principi esposti dalla Carta di Pisa, ossia quella carta etica e deontologica approvata durante la scorsa amministrazione. Un chiaro riferimento ai legami personali tra membri della giunta e del Consiglio e a quelli, più interessanti, di natura economica, tra Comune e soggetti terzi vicini a qualche membro della maggioranza. La Ciambella ha ufficialmente chiesto alla segreteria generale del Comune di fare le opportune verifiche. Dunque, sembrerebbe proprio che il consigliere chef, Bianchini, abbia cucinato ben bene l’amministrazione Arena. Staremo a vedere se ne esce un’abbuffata a spese del Comune o no.