Confermata, durante l’annunciato incontro dei sindaci con la Regione, la decisione del taglio delle corse sulla linea ferroviaria del Cotral Viterbo-Roma. Restano dunque le 22 soppressioni di treni. In base alle nuove regole sulla sicurezza, aumentano anche i tempi di percorrenza delle corse non soppresse. Per i pendolari una vera doccia fredda nonostante l’impegno della Regione a predisporre un piano di mobilità integrata (treni più pullman) da rendere operativo a settembre.
Nel complesso, le rassicurazioni, di circostanza, sono sembrate polvere al vento rispetto alle vere necessità degli utenti. Si è parlato, come detto, di trasporto integrativo su gomma, anni luce lontano, però, dalle vere necessità dei pendolari viterbesi, che ora si vedranno alle prese con l’incognita rappresentata dal traffico romano sia in entrata che in uscita. Insomma, una salto dalla padella alla brace. La linea della Roma Nord necessita di radicali interventi migliorativi, ma per realizzarli i tecnici prevedono una tempistica di almeno 3 o forse 4 anni nel migliore dei casi. La capacità di azione degli organismi politici su questa problematica sembra proporzionale alle tempistiche dei treni: cioè, sempre in ritardo. E comunque, nonostante le promesse di questi anni, la provincia di Viterbo appare sempre più isolata dal resto del Lazio.