Hanno superato da pochi giorni l’esame per ottenere la qualifica di operatore del legno e dell’arredamento, ma il 60 per cento dei 14 allievi ha già ricevuto, da parte degli imprenditori che li hanno ospitati per lo stage, la richiesta di proseguire la collaborazione.
“Eravamo sicuri del fatto che il percorso formativo rispondesse a un bisogno reale delle imprese. La nostra missione – osserva Luana Melaragni, responsabile di Cna Sostenibile – è, del resto, proprio quella di formare figure professionali richieste dal mercato del lavoro: in questo caso, con il progetto presentato in occasione del bando della Regione Lazio per il rilancio dei mestieri tradizionali, abbiamo puntato su un settore del made in Italy con forti potenzialità, dove però si è alla ricerca di personale qualificato”.
Il progetto, partito lo scorso autunno, era rivolto a disoccupati/inoccupati. Diciannove in tutto le falegnamerie coinvolte. Di queste, 19 hanno sede nella Tuscia: Ber srl; Ceccarini sas di Ceccarini Tommaso & C.; Falegnameria Agostini snc di Agostini Danilo, Massimiliano e Fausto; Futur Legno di Poleggi Marco e Dell’Otto Claudio; Laboratorio Linfa di Luigi Cuppone; La Ciarla di Mastandrea Pietro; Legno Vetro di Anselmi Giuseppe e C.; M.B. di Brizi Massimo e C. snc; Perelli Stefano; SA3 Lavorazione Legnami di Agostini Enrico e C. snc; Società Artigiana Progetto Legno sas di Brozzetti Bruno & C.; Stilhaus Arredo Bagno srl. Sei realtà operano nella provincia di Roma: Belloni Armando; Codice a Barre di Alessio Gismondi; Falegnameria Artigiana Maugeri di Maugeri Franco e C. snc; L’Arca Falegnameria Artigianale di Madaro Giuseppe e C. snc; Mannocchi Maurizio; Tree srl artigiana. Infine, un artigiano dell’area Pontina: Chiapponi Cesare.