E’ notizia delle ultimissime ore che la “raffinata” strategia dei due “politologi” Enrico Panunzi da Canepina e Francesco Battistoni da Proceno sarebbe stata stoppata a Roma dai vertici del centrodestra: “La grande ammucchiata in Provincia – è questo il succo del ragionamento – tra sinistra del Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia non si può fare”. “Forze alternative non possono mettersi insieme prima del voto in barba al volere dei rispettivi elettorati, tanto più se ciò avvenisse (come tutto lascia pensare) alla vigilia di elezioni (politiche e regionali) anticipate”. Da qui, adesso, l’azione dimostrativa, secondo quanto trapelato su alcuni organi di informazione, di chiedere nel centrodestra la testa del presidente Nocchi.
Nessun avvallo perciò alla spericolata operazione che, secondo accordi già sottoscritti, doveva vedere destra e sinistra alleati sin dai prossimi giorni, con la nomina di Alessandro Romoli alla vice presidenza, per poi formare una lista unica a settembre.
Se la notizia di questa stoppatura sarà confermata, si scoprirebbe che il grande inciucio, o la grande ammucchiata come dir si voglia, stava e sta solo nella mente di Panunzi e Battistoni, che, “dall’alto” della loro visione politica, hanno messo in piedi un disegno che a Roma, appena se n’è avuta notizia, ha fatto sobbalzare dalla sedia i vertici del centrodestra. Davvero lungimiranti, i due “politologi”. Dei veri campioni a cui affidare le sorti del Paese.
Particolarmente beffato, tra i due, risulta ora Panunzi, che, pur essendo il Pd ancora perfettamente in grado di aver una solida maggioranza, ha cercato con questa manovra di mettere le mani avanti in vista di un futuro che si prospetta poco roseo. E’ caduto nella trappola e alla fine se ne torna a casa con le pive nel sacco. Chissà che ne pensa Zingaretti…